La Regione Lazio ha approvato un nuovo avviso pubblico, che intende realizzare interventi finalizzati a rafforzare la tutela dei lavoratori, per promuovere l’inclusione attiva nei progetti delle imprese del territorio, con particolare riferimento alle micro e alle piccole e medie imprese, favorendo altresì la costituzione di reti di collaborazione delle stesse in materia di sicurezza del lavoro.

In particolare, tramite l’avviso la Regione intende dare attuazione alle azioni previste dall’art. 2 del Protocollo d’Intesa “Più Salute e Sicurezza sul Lavoro” sottoscritto il 29 aprile 2019, potenziando gli interventi tesi a rafforzare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e del benessere dei lavoratori con una attenzione particolare anche alle azioni che concorrono a promuovere la responsabilità sociale dell’impresa

Si prevede pertanto di realizzare interventi formativi dedicati ai soggetti previsti dall’art. 2, lettere c) e d) del Protocollo medesimo, anche con il coinvolgimento degli Organismi Paritetici di cui all’articolo 51, d.lgs. n. 81/2008, s.m.i., ovvero:

  • Lavoratori
  • Datori di lavoro delle PMI
  • Piccoli imprenditori di cui all’articolo 2083 c.c.
  • liberi professionisti
  • RLS e RLST.

In particolare, gli interventi formativi dovranno essere orientati a contrastare i rischi di infortuni gravi e mortali, alla prevenzione delle malattie professionali e ai sistemi di gestione della sicurezza.

Saranno ammissibili soltanto progetti di formazione di natura “incrementale”, cioè aggiuntiva rispetto alla formazione obbligatoria prevista dalla disciplina vigente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

La formazione dovrà essere articolata tenendo conto delle seguenti componenti:

  • formazione sui rischi specifici legati al comparto cui appartiene l’impresa e le misure specifiche messe in atto per prevenire tali rischi, nonché sulle procedure di sicurezza e di igiene di cui l’azienda si è dotata;
  • formazione per l’approfondimento delle particolari tipologie di rischio presenti nell’azienda e specificatamente legate alla mansione svolta dal lavoratore (o dal gruppo), sui dispositivi di sicurezza e sulle procedure di sicurezza relative alle macchine/impianti cui il lavoratore (o il gruppo) è addetto, oppure come momento di trasferimento e contestualizzazione dei contenuti acquisiti nei moduli precedenti;
  • formazione manageriale, prevista per coloro che ricoprono ruoli di responsabilità rispetto alla sicurezza, ivi compresi i Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza (SRL, SRLT); formazione su aspetti relativi alla comunicazione, alla gestione delle emergenze (momenti di crisi /di panico, situazioni di rischio specifiche, ecc.), ai modelli organizzativi e gestionali, alla valutazione del rischio lavoro-collegato ecc .

Ogni progetto dovrà valorizzare logiche di connessioni interaziendali e coinvolgere un minimo di 12 destinatari (almeno un lavoratore per impresa coinvolta). Risulteranno ammissibili anche progetti che coinvolgono un minimo di 12 destinatari a prescindere dal numero di imprese coinvolte.

I soggetti che possono presentare i progetti sono:

  • organismi paritetici costituiti ai sensi del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81, lettera ee) singolarmente se accreditati ai sensi della D.G.R. n. 682/2019, e/o eventualmente in ATI/ATS con Organismi di Formazione professionale accreditati per la macro tipologia della Formazione Continua e per l’Area di Attività “Sicurezza Aziendale”;
  • enti bilaterali come definiti dal D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, art. 2, per i comparti produttivi/territori in cui non siano ancora stati formalmente costituiti (con documentata esperienza pluriennale in materia di sicurezza sul Lavoro) singolarmente se accreditati ai sensi della D.G.R. n. 682/2019 o eventualmente in ATI/ATS con organismi di formazione professionale accreditati per la macro tipologia della Formazione Continua e per l’Area di Attività “Sicurezza Aziendale”;
  • organismi di formazione professionale accreditati ai sensi della D.G.R. n. 682/2019 per la macro tipologia della Formazione Continua e per l’Area di Attività “Sicurezza Aziendale”, nei settori dove non sia comprovata la presenza, nel territorio regionale di Organismi Paritetici o Enti Bilaterali. In tal caso gli organismi di formazione professionale devono costituire un'ATI/ATS con almeno una associazione datoriale e una associazione dei prestatori dei lavoratori del settore di attività scelto.

Le risorse attribuite al presente Avviso sono complessivamente pari a 1.679.000 euro.

Il finanziamento massimo per ogni progetto è pari a 150.000 euro, anche in caso di più edizioni.

Sono finanziabili fino ad un massimo di n. 2 progetti per ATI/ATS.

I progetti devono essere presentati esclusivamente attraverso posta certificata, all’indirizzo PEC: affarigenerali0805@regione.lazio.legalmail.it con decorrenza dalla pubblicazione dell’avviso e fino a esaurimento delle risorse stanziate. Modalità di presentazione della proposta progettuale diverse da quella indicata comportano l’esclusione.

Il responsabile unico del procedimento è la dott.ssa Mafalda Camponeschi, della Direzione Lavoro della Regione Lazio.

4 dicembre 2020 – Le risorse per finanziarie per la presentazione di ulteriori progetti formativi sono esaurite. Pertanto, nelle more di eventuali future scelte di rifinanziamento, anche a seguito di apposite valutazioni in merito a ulteriori fabbisogni che dovessero emergere dalle imprese del Lazio, e delle quali sarà data adeguata informazione – l’Avviso pubblico è da ritenersi chiuso.

Contatti

Richieste di informazioni e/o chiarimenti in merito all’Avviso possono essere inoltrate a formazionesicurezza@regione.lazio.it.

 

Documentazione di riferimento