I Fondi Strutturali e di Investimento Europei

I Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE) costituiscono i principali strumenti finanziari della politica regionale dell’Unione Europea per lo sviluppo.

I fondi operano congiuntamente a supporto dello sviluppo economico di tutti i Paesi dell’Unione Europea in linea con gli obiettivi della strategia Europa 2020 e si suddividono in:

  • Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)

    La sua finalità strategica è creare per il territorio regionale un vantaggio competitivo durevole. Le azioni da finanziare e il riparto delle somme sono stabilite nel Programma Operativo Regionale (POR), proposto dalla Regione e successivamente approvato dalla Commissione Europea.

  • Fondo Sociale Europeo (FSE)

    Ha l’obiettivo di accrescere la competitività del sistema regionale attraverso la creazione e l’utilizzo della conoscenza, nonché consolidare e migliorare gli attuali livelli di occupazione, qualità del lavoro e coesione sociale. Analogamente al FESR, si articola in ciascuna regione in uno specifico Programma Operativo Regionale (POR).

  • Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR)

    Rappresenta lo strumento di finanziamento della politica di sviluppo rurale. Il Fondo viene attuato mediante il Programma di Sviluppo Rurale regionale (PSR)

  • Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP)

    Attraverso un Programma Operativo Nazionale, il Fondo sosterrà i pescatori nella transizione verso una pesca sostenibile; aiuterà le comunità costiere a diversificare le loro economie; finanzierà i progetti che creano nuovi posti di lavoro e migliorano la qualità della vita nelle regioni costiere europee.

  • Fondo di Coesione (FC)

    E’ destinato agli Stati membri con un reddito nazionale lordo pro capite inferiore al 90% della media dell’Unione Europea (l’Italia, dunque, non è tra i Paesi interessati dal Fondo).

L’impostazione strategica definita per i Fondi Strutturali (FSE e FESR) e per il FEASR è articolata su 11 obiettivi tematici, corrispondenti a quelli individuati dall’articolo 9 del Regolamento UE n. 1303/2013 e richiamati nell’Accordo di Partenariato 2014-2020 Italia:

  1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione;

  2. Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché l’impiego e la qualità delle medesime;

  3. Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo (per il FEASR) e il settore della pesca e dell’acquacoltura (per il FEAMP);

  4. Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;

  5. Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi;

  6. Tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse;

  7. Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete;

  8. Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori;

  9. Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà;

  10. Investire nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento permanente;

  11. Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente.

La strategia segue inoltre un approccio “territoriale” in due ambiti specifici: le “Aree Interne” e le “Città”:

  • per le Aree Interne, l’utilizzo integrato dei tre Fondi si concentrerà in aree caratterizzate dal fenomeno del declino demografico, da condizioni di disagio socio-economico, dall’esistenza di una distanza significativa dai centri di offerta dei servizi pubblici essenziali (salute, trasporti, istruzione). L’individuazione delle aree eligibili, all’interno di un percorso condiviso fra la Regione Lazio e il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, si avvale di vari strumenti: le analisi statistico-economiche, gli incontri con referenti istituzionali e del territorio, le verifiche sul campo. Attraverso questo percorso condiviso si procederà alla successiva selezione dei progetti nelle quali i Comuni interessati dovranno assicurare la sostenibilità di lungo periodo anche mediante l’associazione tra di essi nelle varie forme previste dalla normativa nazionale e regionale (Unione di Comuni, Protocolli d’intesa, Consorzi, etc.).

    Proposta di perimetrazione delle Aree Interne del Lazio a esito del confronto fra la Regione Lazio e il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica

  • per le Città (Agenda Urbana), il FESR e l’FSE contribuiranno alla realizzazione di tre ambiti operativi: competitività, sostenibilità e inclusione sociale. In particolare, nei centri urbani si vuole far ripartire il motore di sviluppo delle città, attraverso la creazione di servizi avanzati.

I Fondi SIE 2014-2020 per il Lazio

Per il nuovo ciclo di programmazione 2014-2020 dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei, il totale delle risorse di cui disporrà la Regione Lazio a valere su FESR, FSE e FEASR è di 2,596 miliardi di euro: 913,2 milioni di euro per il FESR, 902,5 milioni per l’FSE e 780,1 per il FEASR.