A chi è destinato?

Microimprese, piccole e medie imprese, costituite e costituende aventi sede operativa nell’area target individuata dai singoli Comuni PLUS come meglio dettagliata nei relativi Avvisi Pubblici.

Qual è l’ambito territoriale?

Regione Lazio

Quali sono i settori di attività?

Per ogni specifica si fa riferimento agli Avvisi Pubblici pubblicati dai singoli Comuni PLUS

Approfondimento

Premesse

  • La Regione Lazio, nell’ambito della riprogrammazione del POR FESR Lazio 2007-2013, ha approvato l’Asse V “Sviluppo Urbano e Locale” finalizzato al sostegno dei Piani Locali e Urbani di Sviluppo (di seguito PLUS) – intesi come un insieme di interventi finalizzati alla rivitalizzazione economica, sociale e ambientale di una porzione omogenea del territorio dei centri urbani, attraverso azioni volte a rimuovere i fattori di degrado e a favorire lo sviluppo urbano sostenibile – formulati dai Comuni e selezionati sulla base dei criteri di cui agli appositi avvisi pubblici di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 348 del 29 luglio 2011 ed approvati con Determinazione del Direttore del 24 maggio 2012 , n. B03110.
  • I PLUS prevedono, tra l’altro, anche interventi a sostegno delle PMI finalizzati ad incentivare gli investimenti coerenti con le strategie di riqualificazione e di sviluppo di ciascun PLUS attraverso contributi a fondo perduto e rilascio di garanzie pubbliche.
  • Con la DGR n. 212/2012 la Regione Lazio, al fine di sostenere l’accesso al credito e favorire la realizzazione e il completamento dei programmi di investimento delle PMI, che risulteranno ammissibili alle agevolazioni previste dai bandi emanati dai Comuni titolari dei PLUS, ha istituito un Fondo di Garanzia denominato “Fondo di Garanzia per le PMI interessate dai PLUS” gestito da Unionfidi Lazio S.p.A., Società regionale di Garanzia Fidi e costituito da risorse finanziarie parui ad € 2.500.000 (duemilionicinquecento/00).

Finalità, Beneficiari e Ambito territoriale

La Regione Lazio sostiene i Piani Locali e Urbani di Sviluppo (PLUS) favorendo, tra l’altro, l’accesso delle PMI ai benefici previsti nell’ambito delle proposte di rigenerazione urbana formulate dai Comuni, selezionate sulla base dei criteri di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 348 del 29 luglio 2011 ed approvate con Determinazione del Direttore del 24 maggio 2012 , n. B03110.

Beneficiari dell’intervento sono le Microimprese, piccole e medie imprese[1], costituite e costituende aventi sede operativa nell'area target individuata dai singoli Comuni PLUS come meglio dettagliata nei relativi Avvisi Pubblici.

Le imprese, pena l’esclusione, dovranno essere in regola con gli adempimenti previsti per legge – ovvero l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio e, ove previsto, a specifici Albi – e con le normative vigenti in materia fiscale, assicurativa e previdenziale, di avviamento al lavoro, di applicazione del CCNL e del contratto di categoria nonché con gli obblighi contributivi.

Le imprese in via di costituzione dovranno impegnarsi a costituirsi e a mettersi in regola con gli adempimenti previsti per legge entro 60 gg. dalla data di comunicazione di eleggibilità, pena l’esclusione.

I soggetti beneficiari, al momento della presentazione della domanda, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • non trovarsi in condizioni di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata;
  • non trovarsi in condizioni tali da risultare un'impresa in difficoltà così come definita dagli Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea C244 del 1.10.2004;
  • operare nel rispetto delle vigenti normative in materia di edilizia ed urbanistica, in materia di tutela ambientale, sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro, delle normative per le pari opportunità tra uomo e donna e delle disposizioni in materia di contrattazione collettiva nazionale e territoriale del lavoro con particolare riferimento agli obblighi contributivi e a quanto disposto dagli artt. 4 e 7 della LR 18 settembre 2007, n. 16 “Disposizioni dirette alla tutela del lavoro, al contrasto e all’emersione del lavoro non regolare”;
  • aver restituito agevolazioni pubbliche godute per le quali è stata disposta la restituzione;
  • essere in regola con la disciplina antiriciclaggio e antiterrorismo di cui al Dlgs. 21 novembre 2007, n. 231;
  • non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea (clausola Deggendorf);
  • non trovarsi nelle condizioni che non consentono la concessione delle agevolazioni ai sensi della normativa antimafia (articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575 e dell’art. 4 del decreto legislativo 8 agosto 1994, n. 490).

Per ogni altra specifica si fa riferimento agli Avvisi Pubblici pubblicati dai singoli Comuni PLUS.

 

Misura delle agevolazioni

La garanzia a valere sul Fondo di Garanzia “Aiuti alle PMI interessate dai PLUS comunali”, gestito da Unionfidi Lazio SpA, Società regionale di Garanzia Fidi, coprirà l’80% del finanziamento erogato dagli istituti bancari convenzionati con Unionfidi Lazio S.p.A..

 

Tipologia operazioni ammissibili

Investimenti in beni materiali ed immateriali, come meglio specificato nei singoli Avvisi Pubblici comunali. Potranno essere garantiti finanziamenti per spese relative alla realizzazione dei progetti imprenditoriali di cui ai singoli Avvisi Pubblici comprensive degli importi relativi all’Imposta sul Valore Aggiunto (I.V.A.) e per l’attivazione di capitale circolante nella misura massima del 5% dell’importo complessivamente ammesso a finanziamento ed effettivamente rendicontato, ovvero fino al 15% per le imprese in fase di start-up. La quota di finanziamento relativa al capitale circolante sarà erogata dalla banca contestualmente e proporzionalmente al pagamento delle fatture connesse al piano di investimento riconosciuto ammissibile

 

Caratteristiche dei finanziamenti

Importo minimo € 10.000,00

Importo massimo € 500.000,00

Durata massima: 5 anni.

 

Procedure

Per accedere alle garanzie su finanziamento bancario le imprese presenteranno richiesta su apposita modulistica (Allegato 1.a agli Avvisi Pubblici comunali) e la invieranno mezzo posta elettronica certificata (PEC) all’Ufficio comunale competente contestualmente alla richiesta delle agevolazioni a fondo perduto. L’Ufficio comunale competente trasmetterà la richiesta ad Unionfidi mezzo PEC previa verifica di ammissibilità alle agevolazioni.

Il modulo è articolato nelle seguenti sezioni:

  • domanda di garanzia con l’indicazione dell’importo del finanziamento richiesto;
  • breve descrizione del soggetto richiedente;
  • situazione finanziaria in essere;
  • breve descrizione programma di investimento;
  • informativa ai sensi della normativa vigente in materia di privacy, dichiarazioni e autorizzazioni;
  • dichiarazione sostitutiva atto di notorietà.

 

Allo stesso dovranno essere allegati i seguenti documenti:

  • elenco e copia dei preventivi di spesa;
  • fotocopia del documento di identità in corso di validità e del Codice Fiscale del Legale Rappresentante dell’impresa
  • (solo le imprese in corso di costituzione) impegno del futuro legale rappresentante e degli altri eventuali soggetti coinvolti a costituirsi entro 60 giorni dalla data di comunicazione di eleggibilità alle agevolazioni.

 

Il Comune trasmette ad Unionfidi mezzo PEC all’indirizzo plus.unionfidi@pec.it :

  • la determinazione comunale di ammissibilità delle PMI alle agevolazioni;
  • l’elenco delle richieste ritenute eleggibili e per ogni singola richiesta ammessa:

    • l’importo dell’investimento riconosciuto ammissibile;
    • l’importo del contributo riconosciuto in conto capitale;
    • l’elenco delle spese riconosciute ammissibili;
  • il modulo di richiesta garanzie (allegato 1.a);
  • elenco e copia dei preventivi di spesa;
  • fotocopia del documento di identità in corso di validità e del Codice Fiscale del Legale Rappresentante dell’impresa
  • (solo le imprese in corso di costituzione) impegno del futuro legale rappresentante e degli altri eventuali soggetti coinvolti a costituirsi entro 60 giornidalla data di comunicazione di eleggibilità alle agevolazioni.

 

Unionfidi procede a:

  • l’acquisizione delle richiesta di garanzia e la relativa documentazione;
  • la verifica l’ammissibilità delle richieste alle garanzie a valere sul Fondo;
  • l’invio delle richieste di finanziamento all’Istituto di Credito prescelto dal richiedente tra quelli convenzionati corredate della documentazione ricevuta dai Comuni PLUS;
  • il rilascio della garanzia all’Istituto di Credito prescelto dal richiedente tra quelli convenzionati dopo aver ricevuto da questi la comunicazione di ammissione al finanziamento del soggetto richiedente, dandone comunicazione alla PMI e contestualmente al Comune mezzo PEC.

 

L’Istituto di Credito prescelto dal richiedente procederà a:

  • contattare il soggetto richiedente e acquisire la documentazione integrativa necessaria ad effettuare la propria istruttoria;
  • l’identificazione del soggetto richiedente ai sensi del Dlgs 21 novembre 2007, n. 231 “Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione” pubblicato sulla GU n.290 del 14-12-2007 – Suppl. Ordinario n. 268
  • la valutazione della richiesta di finanziamento;
  • la delibera sull'ammissibilità della richiesta al finanziamento entro 60 gg. dal ricevimento della richiesta inoltrata per il tramite di Unionfidi, dandone comunicazione alla PMI e ad Unionfidi;
  • l’erogazione del finanziamento a SAL ovvero a saldo, attraverso il pagamento diretto delle fatture presentate dal soggetto richiedente;
  • la verifica di congruità delle fatture ricevute con le spese riconosciute ammissibili dal Comune PLUS, come da elenco.

Eventuali variazioni al programma di investimento dovranno essere esplicitamente richieste dal beneficiario al Comune interessato e da questi esplicitamente autorizzate. La richiesta dovrà indicare i motivi della variazione, le spese soggette a variazione, gli importi approvati in sede di domanda e i nuovi importi richiesti.

I soggetti ammessi al finanziamento bancario garantito dal Fondo apriranno un conto corrente dedicato presso l’Istituto di credito convenzionato prescelto, sul quale saranno rese disponili le risorse finanziarie. I pagamenti relativi alle voci di spesa ritenute ammissibili saranno effettuati direttamente dall'Istituto di credito a presentazione delle fatture relative.

 

Monitoraggio e controllo

I Comuni effettueranno il monitoraggio sull’utilizzo e la disponibilità dei fondi stanziati e svolgeranno periodica attività di controllo. Tali attività vengono condotte, anche a campione, allo scopo di verificare il rispetto della normativa vigente, il mantenimento dei requisiti e delle condizioni per la fruizione dei benefici, lo stato di esecuzione del contratto nonché la valutazione qualitativa dell’attuazione dei regimi di aiuto.

Ulteriori attività di controllo potranno essere svolte direttamente dalla Direzione regionale competente, dall’Autorità di Gestione e dagli organismi incaricati del controllo operanti a livello regionale, nazionale e comunitario.

La documentazione contabile, costituita dai titoli originali, nonché i progetti devono essere conservati a cura dei soggetti beneficiari nei propri uffici, per un periodo non inferiore a 5 (cinque) anni a partire dalla data di erogazione del saldo.

 

Revoca e/o decadenza delle agevolazioni

L'agevolazione a fondo perduto viene revocata nei seguenti casi:

  1. il progetto realizzato è difforme da quello considerato eleggibile e la sua modificazione non è stata comunicata all’Ufficio comunale competente ovvero esplicitamente autorizzata;
  2. il progetto non viene realizzato nei tempi indicati dai singoli Avvisi Pubblici;
  3. i controlli hanno riscontrato l’esistenza di documenti irregolari o incompleti per fatti insanabili imputabili al beneficiario;
  4. il soggetto beneficiario non fornisca la documentazione richiesta o non consenta i controlli;
  5. il soggetto beneficiario trasferisca entro 3 anni dalla concessione delle agevolazioni i beni oggetto dell’investimento al di fuori dell'area target; ovvero alieni, ceda o distragga nei 3 anni successivi alla conclusione del progetto i beni acquistati oggetto di agevolazione;
  6. il beneficiario rinunci ai contributi di cui ai singoli Avvisi Pubblici;
  7. l’impresa risulti assoggettata a procedure concorsuali o venga posta in liquidazione entro 5 anni dall’erogazione del saldo del contributo.

 

La garanzia decade con l’estinzione integrale del debito da parte dell’impresa al termine del piano di ammortamento o in caso di rimborso anticipato integrale.

Nel caso di non regolare completamento del piano di investimento rispetto a quanto previsto, ovvero nel caso di non conformità parziale della documentazione di spesa rispetto a quanto previsto dal progetto ammesso all’agevolazione, la garanzia di Unionfidi potrà essere ridotta proporzionalmente all’investimento effettivamente realizzato.

[1] Rientranti nella definizione di PMI ai sensi dell’allegato I al Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L214 del 9 agosto 2008.