Proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi marini mediante la realizzazione di strutture a protezione di ecosistemi sensibili e, insieme, promuovere il miglioramento della gestione degli stock ittici, dando priorità al ripristino ed alla costruzione di protezioni: sono queste le finalità dell’avviso pubblico finanziato con risorse PO FEAMP 2014/2020 e riguardante la Misura 1.40 – “Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili, art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014 – (sono esclusi da tale avviso gli interventi sulle acque interne).

Il bando è rivolto a:

  • Pescatori;
  • Armatori di imbarcazioni da pesca iscritti nel Registro delle imprese di pesca;
  • Consigli consultivi;
  • Organizzazioni di pescatori riconosciute dallo Stato Membro;
  • Organismi non governativi in partenariato con organizzazioni di pescatori o in partenariato con FLAG;
  • Organismi scientifici o tecnici di diritto pubblico

che ne sono insieme i destinatari e i beneficiari

L’avviso mette a disposizione una dotazione finanziaria pari a 220.847 euro, che potrà essere aumentata nei limiti della proposta di rimodulazione finanziaria di cui alla nota n. 19973 del 6 ottobre 2017 dell’Autorità di Gestione, e individua come zone in cui intervenire primariamente: ­

  • le zone di pesca attivamente gestite e monitorate, compatibili con la presenza di ambiti di tutela ambientale e/o relitti ed afferrature, e con aree di riproduzione delle specie acquatiche; ­
  • le zone di pesca che potranno avvalersi di servizi comunali di raccolta e smaltimento dei rifiuti marini.

Le spese ammissibili riguardano i costi sostenuti per interventi, dettagliatamente declinati nell’avviso, di:

  • raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare di cui all’art. 40, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 508/2014;
  • costruzione installazione o ammodernamento di elementi fissi o mobili a norma dell’art. 40, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (UE) n. 508/2014,
  • migliore gestione o conservazione delle risorse biologiche marine di cui all’art. 40, paragrafo 1, lettera c), del regolamento (UE) n. 508/2014 e conformi all’articolo 38 del medesimo regolamento,
  • sostituzione degli attrezzi da pesca esistenti con attrezzi da pesca a basso impatto, possono essere ammissibili al sostegno i costi di nasse e trappole e di attrezzi per la tecnica jigging e per la lenza a mano;
  • preparazione dei piani di protezione e di gestione per attività connesse alla pesca di cui all’art. 40, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) n. 508/2014;
  • gestione, ripristino e monitoraggio dei siti Natura 2000 e delle zone marine protette e della sensibilizzazione ambientale di cui all’art. 40, paragrafo 1, lettere e), f) e g), del regolamento (UE) n. 508/2014;
  • partecipazione ad altre azioni volte a mantenere e favorire la biodiversità e i servizi ecosistemici di cui all’art. 40, paragrafo 1, lettera i), del regolamento (UE) n. 508/2014;
  • ripristino di habitat marini e costieri specifici a sostegno di stock ittici sostenibili di cui all’art. 40, paragrafo 1, lettera i), del regolamento (UE) n. 508/2014;

Sono considerati ammissibili altresì:

  • i costi di diffusione per la pubblicizzazione e promozione del progetto: elaborazione report, materiali di diffusione (pubblicazioni finali e pubblicità), incontri e seminari (locazioni e utenze, noleggi e leasing di attrezzature, altri servizi di supporto quali allestimenti, interpretariato, spazi pubblicitari, ecc.), in linea con quanto previsto ai sensi del Reg. (UE) delegato 531/2015;
  • gli interventi sui fondali finalizzati a limitare lo sviluppo di specie naturali che incidono sulla presenza dei molluschi bivalvi di interesse commerciale compreso iniziative di riattivazione produttiva quali l’inserimento di stock di specie autoctone (di interesse commerciale) per raggiungere condizioni di equilibrio ante fenomeni di moria nonché periodiche valutazione di monitoraggio previa regolamentazione del prelievo gestito;
  • gli investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici (software) necessari alla realizzazione del progetto;
  • le retribuzioni e oneri del personale dipendente strettamente connessi alla realizzazione dell’intervento;
  • le spese materiali per studi/indagini/analisi preliminari (ad esempio chimicofisiche, verifiche strutturali, rilievi geologici);
  • le spese per la costituzione di ATI/ATS;
  • l’utilizzo delle attrezzature per la realizzazione dell’operazione: ammortamenti, noleggi e leasing;
  • le spese generali (costi generali e costi amministrativi): si tratta di spese – quantificate forfettariamente e ammissibili a cofinanziamento fino ad una percentuale massima del 12% dell’importo totale ammesso – collegate all’operazione finanziata e necessarie per la sua preparazione o esecuzione, disciplinate nel documento Linee Guida per l’ammissibilità delle spese del Programma Operativo FEAMP 2014/2020 (Spese Generali, paragrafo 7.1.1.13). Sono spese quantificate forfettariamente e ammissibili a cofinanziamento fino ad una percentuale massima del 12% dell’importo totale ammesso.

L’investimento massimo ammissibile sarà pari a 140.000 euro, mentre l’investimento minimo ammissibile sarà pari a 10.000 euro.

La Misura prevede un’intensità massima dell’aiuto pubblico pari al 50% delle spese ammesse sulla base dei costi sostenuti dai beneficiari, secondo quando previsto dal par. 1 art. 95 “Intensità dell’aiuto pubblico” del Reg. (UE) n. 508/2014.

Secondo quanto previsto dal par. 2 del medesimo articolo si applica un’intensità dell’aiuto pubblico pari al 100% della spesa ammissibile dell’intervento quando il beneficiario è un Organismo di diritto pubblico o un’impresa incaricata della gestione di servizi di interesse economico generale di cui all’art. 106, par. 2, TFUE, qualora l’aiuto sia concesso per la gestione di tali servizi.

Nel caso l’intervento soddisfi i criteri di: 1. interesse collettivo, 2. beneficiario collettivo, 3. elementi innovativi, se del caso, a livello locale si applicherà un’intensità dell’aiuto pubblico pari all’100% della spesa ammissibile.

In deroga a quanto sopra esposto, si applicano i punti percentuali aggiuntivi dell’intensità dell’aiuto pubblico per i tipi specifici di operazioni elencati all’interno del testo dell’avviso.

È possibile l’erogazione di un anticipo non superiore al 40% dell’importo totale dell’aiuto ammesso al beneficiario entro mesi 9 (nove) dalla data di notifica dell’atto di assegnazione/concessione del sostegno. Tale anticipo è limitato agli investimenti materiali.

Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni richieste a qualsiasi titolo e ottenute dal beneficiario per le medesime spese.

Le risorse disponibili vengono assegnate sino a concorrenza delle medesime, con possibilità di concedere all’ultimo soggetto in posizione utile in graduatoria un contributo residuale, a copertura parziale del progetto di investimento reputato ammissibile.

Le domande ammissibili, ma non finanziate per carenza fondi, potranno essere finanziate in caso di ulteriori disponibilità, ovvero di rimessa in disponibilità di fondi derivanti da economie di spesa.

Le domande di sostegno dovranno essere inviate a mezzo PEC entro il 29 gennaio 2018 esclusivamente ai seguenti indirizzi:

Ove il termine dovesse scadere in un giorno festivo sarà automaticamente prorogato al giorno seguente non festivo.

La domanda di sostegno, completa della relativa documentazione, deve riportare in oggetto la dicitura “Misura 1.40 del PO FEAMP 2014-2020 – Domanda di sostegno”.

I documenti devono essere firmati e scansionati o firmati digitalmente e allegati al messaggio inoltrato di posta elettronica certificata in formato pdf.

Contatti

Per informazioni gli interessati possono rivolgersi al SERVIZIO APPLICAZIONE DEL FONDO EUROPEO PER GLI AFFARI MARITTIMI E PER LA PESCA sita in Via del Serafico, 107 – 00142 Palazzina/Piano/Stanza: -/3/318 Telefoni: 0651688139 / 0651689316 / 0651689453 / E-mail: gruffini@regione.lazio.it / gdfiore@regione.lazio.it / lberardi@regione.lazio.it, oppure all’Area Decentrata Agricoltura della Provincia di appartenenza:

  • ADA di Latina – Via Villafranca, 2 D – 04100 Telefono: 0773446671-0773480016
  • ADA di Roma – Via Luigi Pianciani, 16 – 00185. Telefono: 0651686615
  • ADA di Viterbo – Via Romiti, 80 – 01100. Telefono: 0761298602

Documentazione di riferimento