Con la determinazione n. G09577 del 3 agosto 2015 la Regione Lazio ha approvato l'Avviso pubblico "Innovazione: Sostantivo Femminile", a valere sul POR FESR Lazio 2014-2020 (Azione 3.5.2 "Supporto a soluzioni ICT nei processi produttivi delle Pmi, coerentemente con la strategia dismart specialization, con particolare riferimento a: commercio elettronico, cloud computing, manifattura digitale e sicurezza informatica").
L'obiettivo è promuovere l’adozione e l’utilizzazione di nuove tecnologie nelle Pmi per favorire l’introduzione di innovazione nei processi produttivi e nell’erogazione di servizi al fine di incrementarne la produttività. Il sostegno alla diffusione dell’innovazione presso il sistema produttivo, specialmente nelle imprese più piccole e meno reattive nella introduzione di innovazioni, consente una maggiore adattabilità alle dinamiche di mercato (flessibilità, rapidità e sviluppo di network).
In particolare la Regione intende sostenere la creazione e lo sviluppo di idee e progetti innovativi da parte delle donne, promuovendo la creatività e la valorizzazione del capitale umano femminile, attraverso il supporto a soluzioni ICT nei processi produttivi delle Pmi, in coerenza con la Smart Specialization Strategy (S3) della Regione Lazio.
Per l'iniziativa la Regione ha stanziato 1 milione di euro.
Possono presentare domanda di agevolazione le micro, piccole e medie imprese (anche in forma individuale) e le società tra professionisti, costituite o da costituire entro 30 giorni dalla concessione del finanziamento, in cui il titolare sia una donna, ovvero le società di capitali (Pmi) in cui le donne detengano quote di partecipazione pari almeno al 51% e rappresentino almeno il 51% del totale dei componenti dell'organo di amministrazione; qualora l’impresa sia organizzata in forma di società cooperativa o in società di persone il numero di donne socie deve essere in misura non inferiore al 60% della compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute.
L'Avviso pubblico prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto fino al 70% delle spese ammissibili e comunque non superiore a 30.000 euro. Il contributo viene concesso nel rispetto delle disposizioni previste dal regime de minimis di cui al Reg.(UE) 1407/2013. L’importo complessivo degli aiuti de minimis concessi a un’impresa unica non può superare 200.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
I progetti devono riguardare lo sviluppo di prodotti/soluzioni/servizi innovativi coerenti con le aree di specializzazione previste dalla Smart Specialization Strategy:
- Aerospazio;
- Scienze della vita;
- Beni culturali e tecnologie della cultura;
- Agrifood;
- Industrie creative digitali;
- Green Economy;
- Sicurezza.
Sono inoltre agevolabili i progetti trasversali alle suddette aree che riguardino prodotti/soluzioni/servizi innovativi attinenti alla Social Innovation, presentando soluzioni tecnologiche che affrontino problemi dovuti al cambiamento della società per favorire una “società inclusiva, innovativa e consapevole” promossa da Europa 2020 e declinata in Horizon 2020.
Inoltre, i progetti dovranno dare evidenza dell’adozione di tecnologie digitali e/o soluzioni tecnologiche consolidate che permettano di elaborare, memorizzare/archiviare dati, anche in modalità multilingua, utilizzando risorse hardware/software distribuite o virtualizzate in rete in un’architettura di cloud computing.
I progetti devono comunque possedere almeno una delle caratteristiche di innovazione:
- Innovazione di prodotto/servizio
- Innovazione di processo
- Innovazione organizzativa
- Innovazione di marketing
Per il dettaglio delle spese ammissibili consultare l'Avviso pubblico.
Presentazione delle domande
tra il 7 settembre e il 15 ottobre 2015 all'indirizzo
isf@pec.biclazio.it, secondo le modalità descritte nell'Avviso pubblico.