Facilitare l’inserimento lavorativo delle donne destinatarie del Contratto di Ricollocazione (CdR) dell’avviso "Adesione al Contratto di ricollocazione per le donne con figli minori" (DD n. G08986/2016) e insieme incentivare i datori di lavoro privati a migliorare le condizioni organizzative per favorire l’assunzione delle donne, con impegni di cura, affinché possano entrare nel mercato del lavoro in modo stabile nel tempo. E’ questo l’obiettivo dell’avviso pubblico “Sviluppo dei Piani Welflex Produttività ed equilibrio vita-lavoro nell'ambito del Contratto di Ricollocazione” che, per le donne assunte a seguito della stipula del CdR prevede anche un bonus di conciliazione finalizzato all’acquisto di servizi per l’infanzia (asilo nido, babysitting, tagesmutter, ludoteca, ecc.) per un periodo massimo di 6 mesi.

Si tratta quindi di un avviso integrato articolato in due sezioni, una che ha come destinatari i datori di lavoro privati che hanno assunto almeno una donna che ha stipulato il CdR e l’altra alle donne assunte dai datori di lavoro privati a seguito della stipula del CdR, la cui dotazione – complessivamente 2 milioni 550mila euro – è destinata al finanziamento:

  • della progettazione e della realizzazione di Piani WELFLEX – produttività, flessibilità e conciliazione vita-lavoro (di seguito Piani), che prevedono l’introduzione di misure di flessibilità oraria, organizzativa e welfare aziendale, funzionale a recuperi di qualità, efficienza e produttività per coloro che assumono le donne che hanno stipulato il CdR (1.850.000 – un milione ottocento cinquantamila/00 euro);
  • di bonus di conciliazione destinati alle donne con figli minori che hanno stipulato il CdR e saranno assunte, anche indipendentemente dalla partecipazione dei datori di lavoro privati ai Piani (700.000 settecentomila/00 euro).

Obiettivo ultimo dell’avviso è, attraverso il sostegno alla realizzazione dei Piani WELFLEX, quello di produrre un effetto positivo non solo sulla gestione complessiva e la produttività aziendale, ma anche di combinare misure efficaci nel favorire l’occupazione femminile, tuttora ostacolata nell’accesso e nella permanenza al lavoro anche a causa del carico di cura famigliare, in linea con le misure promosse dall’UE riguardo l’attuazione di politiche efficaci a creare le condizioni affinché il lavoro di cura sia ripartito in maniera equa fra uomini e donne e che permettano a queste ultime di entrare/permanere nel mercato del lavoro.

Il complesso degli interventi previsti dall’avviso è dunque destinato a:

Datori di lavoro privati(imprenditori individuali, società, comprese le società cooperative, consorzi, onlus, associazioni) che hanno assunto almeno una donna con figli minori che ha stipulato il CdR e che attraverso la progettazione e alla realizzazione dei Piani WELFLEX potranno introdurre e/o potenziare modelli flessibili di organizzazione del lavoro e attivazione di servizi di conciliazione, in grado di creare le condizioni per la permanenza delle donne nel mercato del lavoro e, nello stesso tempo, implementare misure per potenziare la qualità, l’efficienza e la produttività. Inoltre, in coerenza con la recente normativa e regolamentazione sulla defiscalizzazione del premio di risultato, le imprese attraverso lo sviluppo di tali piani potranno anche accedere ai benefici previsti dalla normativa sia per il “salario di produttività” sia per il welfare aziendale e identificare le forme e le modalità per rendere strutturali gli interventi promossi dal presente avviso. 

Sono esclusi i soggetti pubblici comprese le società partecipate in totale o in parte da amministrazioni pubbliche.

Donne con figli minori a carico assunte a seguito della stipula del CdR per le quali è prevista l’erogazione di un bonus di conciliazione, per le spese di cura dei figli nel primo periodo di inserimento lavorativo. Tale periodo è comunque non superiore a 6 mesi.

Per la progettazione/redazione e la successiva realizzazione del Piano le risorse finanziarie sono così ripartite:

  • Progettazione/redazione del Piano (flessibilità orari e/o impostazione welfare aziendale) fino ad un massimo di 1.000,00 euro;
  • Realizzazione del piano WELFLEX Fino ad un massimo di 3.000,00 euro.

Ciascun datore di lavoro privato può presentare un solo piano. Qualora vengano presentati più piani da parte dello stesso datore di lavoro privato sarà valutato soltanto il primo, cronologicamente pervenuto ed esclusi tutti gli altri. Nel caso il piano presentato non sia ammesso, le spese del Piano restano a carico del datore di lavoro privato.

Il piano ammesso dovrà essere realizzato entro 6 mesi successivi alla data di approvazione del progetto.

Per la redazione del piano il datore di lavoro può decidere di avvalersi del supporto di:

  1. Un soggetto accreditato per i servizi per il lavoro;
  2. Un soggetto privato.

I progetti devono essere presentati esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal sito www.regione.lazio.it/sigem a decorrere dalle ore 10,00 del 27 febbraio 2017 e fino all’esaurimento delle risorse finanziarie. La procedura telematica è disponibile in un’area riservata del sito, accessibile previa registrazione del soggetto proponente e successivo rilascio delle credenziali di accesso (nome utente e password). I soggetti già registrati potranno accedere inserendo le credenziali in loro possesso. L’inserimento delle credenziali permette l’accesso alla compilazione di tutte le sezioni previste per la presentazione della proposta progettuale.

La Regione, qualora ne ravvisi la necessità, si riserva di:

  • prorogare la scadenza della presentazione delle domande;
  • sospendere, riprogrammare o chiudere l’avviso.

Le domande di finanziamento, complete del piano redatto secondo le disposizioni dell’avviso verranno esaminate tempestivamente secondo l’ordine cronologico di arrivo ed accolte nei limiti delle risorse finanziarie disponibili. A tal proposito, farà fede esclusivamente la data e l’orario di presentazione della domanda.

I progetti verranno ammessi a finanziamento a seguito di una istruttoria formale e di una valutazione di merito da parte di una Commissione di Valutazione costituita con Atto del Direttore della Direzione Regionale Lavoro e composta da 3 membri, avvalendosi della collaborazione di esperti di Italia Lavoro S.p.A.

L’istruttoria formale è finalizzata alla verifica della completezza della documentazione formale richiesta.

La valutazione di merito viene effettuata assegnando a ciascun progetto un punteggio stabiliti in base a criteri predeterminati e che prevede la soglia minima di 50 /100.

La domanda di rimborso per i costi sostenuti nella fase di redazione e nella fase di realizzazione delle attività previste dal Piano Welflex deve essere presentata entro 60 giorni dalla conclusione del piano.

Per quel che riguarda l’erogazione del bonus di conciliazione, esso è destinato a essere utilizzato per il figlio minore indicato dalla donna in sede di domanda di adesione all’Avviso "Adesione al Contratto di ricollocazione per le donne con figli minori" (DD n.G08986/2016).

Qualora la domanda sia approvata il bonus sarà riconosciuto a partire dalla data di presentazione della richiesta per un periodo massimo di 6 mesi per un importo massimo di 1.200,00 euro.

Eventuali periodi di sospensione dell’attività lavorativa, dovuti a periodi di congedo parentale, potrà essere recuperata al rientro al lavoro e comunque il bonus non potrà essere prorogato di oltre 6 mesi di quelli previsti. Il bonus, inoltre, non potrà essere cumulato con altri finanziamenti erogati da enti pubblici e privati per la copertura delle stesse spese. La donna destinataria del bonus, a pena di riconoscimento delle spese sostenute, deve dare evidenza dei servizi professionali per l’infanzia di cui si è effettivamente avvalsa e dei periodi di utilizzo degli stessi.

L’erogazione del bonus è subordinata all'effettiva durata del contratto di lavoro sottoscritto e alla permanenza al lavoro della donna destinataria del contributo e comunque non oltre 6 mesi.

Si decade dal diritto al bonus nelle ipotesi in cui la donna:

a) interrompa, senza giustificato motivo, il contratto di lavoro sottoscritto;

b) abbia effettuato dichiarazioni mendaci concernenti le condizioni per ottenere il bonus.

Nei casi di interruzione senza giustificato motivo del contratto di lavoro il bonus viene erogato con riferimento alle ore di servizio fruite nel periodo di riferimento, il cui termine corrisponde con l’ultimo giorno lavorativo effettivo.

Per poter accedere ai benefici del bonus è possibile presentare solo una domanda, esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dalla piattaforma SiGeM, successivamente alla stipula del contratto di lavoro, a decorrere dalle ore 10,00 del 27 febbraio e fino all’esaurimento delle risorse finanziarie.

La procedura telematica è disponibile in un’area riservata del sito, accessibile attraverso l’inserimento delle credenziali già in possesso e ottenute al momento della presentazione della domanda di adesione al CdR.

L’inserimento delle credenziali permette l’accesso alla compilazione di tutte le sezioni previste per la presentazione della domanda.

La Regione, qualora ne ravvisi la necessità, si riserva di:

  • prorogare la scadenza della presentazione delle domande;
  • sospendere, riprogrammare o chiudere l’avviso

La Direzione Regionale Lavoro, direttamente o tramite un soggetto in house providing, nominerà un apposito nucleo istruttorio che provvederà alla verifica formale della completezza e correttezza della documentazione inviata dalla beneficiaria.

Con proprio atto la Direzione Lavoro approverà la concessione del contributo e ne darà comunicazione all’interessata.

Il nucleo istruttorio può richiedere eventuali integrazioni qualora riguardino la completezza e la correttezza dei dati e delle informazioni riportati nella richiesta del bonus.

La donna destinataria del bonus è tenuta a comunicare alla Regione Lazio qualsiasi variazione che comporti modifiche rispetto alla situazione personale e professionale oggetto di assegnazione del bonus.

In caso di rinuncia al bonus, deve presentare apposita comunicazione alla Regione Lazio, utilizzando il modulo “Rinuncia al bonus di conciliazione”.

È possibile presentare alla Direzione Regionale Lavoro, direttamente o tramite un soggetto in house providing, fino a due richieste di rimborso:

  1. richiesta di rimborso intermedia per la copertura delle spese sostenute nei primi 3 mesi;
  2. richiesta di rimborso finale, presentata a conclusione del periodo di fruizione del bonus e relativa alle spese sostenute negli ultimi 3 mesi di ammissibilità del contributo.

La richiesta di rimborso intermedia dovrà essere presentata, entro 30 giorni successivi bonus alla scadenza dei primi 3 mesi: qualora la richiesta dovesse pervenire in data successiva, il rimborso verrà erogato in un’unica soluzione alla conclusione del periodo di fruizione del bonus.

Potrà essere presentata anche una sola richiesta di rimborso finale a conclusione del periodo di 6 mesi di ammissibilità del contributo.

La Regione Lazio dopo aver verificato l’ammissibilità della richiesta di rimborso e i relativi documenti contabili presentati – potrà procedere alla liquidazione, entro 90 giorni dal ricevimento della richiesta, tramite: accreditamento della somma sul C/C intestato alla destinataria del contributo.

Qualora la donna si dimetta senza giusta causa o senza giustificato motivo, il lavoro non potrà usufruire del bonus di conciliazione. Qualora l’abbandono avvenga dopo aver percepito il rimborso della prima tranche del bonus, la destinataria dovrà restituire quanto ricevuto con le modalità indicate nell’atto di revoca adottato dal direttore regionale competente in materia di lavoro.

Richieste di informazioni e/o chiarimenti in merito all’Avviso possono essere inoltrate al seguente indirizzo mail welflex@regione.lazio.it sino a dieci giorni lavorativi prima della scadenza del presente avviso.

Le domande più frequenti saranno trasformate in FAQ e pubblicate, periodicamente, sul canale lavoro del sito istituzionale della Regione Lazio, www.regionelazio.it/rl_lavoro/

Documentazione di riferimento