La Regione Lazio lancia un avviso pubblico per la raccolta di manifestazione di interesse rivolta a supermercati, ipermercati e discount (codici ATECO 47.11.1, 47.11.2 e 47.11.3) disponibili a realizzare iniziative di sostegno in favore delle donne vittime di violenza e dei loro figli minori assistiti dalle case rifugio (CR) e dai centri antiviolenza (CAV) del territorio regionale.
L’intento è di procedere all’individuazione di aziende della grande distribuzione operanti e presenti in modo capillare sul territorio regionale, disponibili a sostenere le attività delle Case rifugio e dei Centri Anti Violenza, offrendo beni e servizi utili alle ospiti vittime di violenza delle strutture e ai loro figli.
Le aziende interessate potranno:
- erogare gratuitamente prodotti di prima necessità (alimentari, igiene personale, ecc.) da destinare alle donne e ai minori assistiti dalle Case Rifugio del territorio regionale;
- avviare iniziative di raccolta di beni e/o a favore delle donne e dei minori, attraverso il coinvolgimento attivo della propria clientela;
- promuovere progetti finalizzati alla valorizzazione delle competenze, alla formazione, all’orientamento per l’inserimento lavorativo, anche attraverso specifici tirocini per le donne assistite dalle strutture antiviolenza, all’interno delle medesime aziende.
Le aziende interessate possono fornire un elenco dei prodotti di prima necessità che sono disponibili a fornire per le utenti delle Case rifugio. Questi possono includere generi alimentari non deperibili, prodotti per la cura e l’igiene personale, articoli di uso domestico per le strutture di accoglienza, e altri beni essenziali.
Le aziende dovranno collaborare con il soggetto gestore della Casa Rifugio per definire nello specifico la tipologia di beni, la quantità e le modalità di distribuzione. Questo può includere la creazione di punti di raccolta presso i negozi o la consegna diretta presso strutture di accoglienza.
Le aziende interessate a realizzare tirocini, all’interno delle proprie sedi operative, in favore delle donne assistite dalle strutture antiviolenza dovranno collaborare con i soggetti gestori delle strutture di accoglienza per l’individuazione delle donne da avviare al tirocinio e definire un piano formativo che delinei gli obiettivi, le attività da svolgere e le competenze da acquisire. I tirocini, in considerazione della situazione di fragilità, dovranno garantire la tutela della riservatezza delle informazioni personali delle donne coinvolte.
Per l’attivazione dei tirocini le aziende dovranno rivolgersi, in ragione dell’ambito territoriale, al Centro per l’Impiego di competenza. Inserimento lavorativo Le aziende interessate potranno offrire, nel rispetto della normativa vigente, opportunità lavorative alle donne vittime di violenza, sostenendone la fuoriuscita dall’assistenza ed il reinserimento sociale per un percorso di piena autonomia.
Al fine di valutare l’impatto dell’iniziativa le aziende potranno essere invitate a fornire report periodici sull’ammontare dei beni donati e sull’utilizzo degli stessi, sui tirocini attivati e sugli eventuali inserimenti lavorativi.
Le aziende interessate potranno inviare una manifestazione di interesse all’indirizzo PEC pariopportunita@pec.regione.lazio.it utilizzando il modulo allegato (All. B) e indicando nell’oggetto MANIFESTAZIONE DI INTERESSE GDO PER SOSTEGNO VITTIME DI VIOLENZA.
Contatti
Il responsabile del procedimento è Patrizia Cassia, funzionario titola di Elevata qualificazione presso la Direzione regionale Cultura, Politiche Giovanili e della Famiglia, Pari Opportunità, Servizio Civile che potrà essere contattata all’indirizzo: pcassia@regione.lazio.it.