Sociale: 970mila euro per la promozione di agenzie per la vita indipendente

La Regione emanerà un avviso pubblico riservato agli Enti del Terzo Settore

Istituire sul territorio regionale otto agenzie per la Vita Indipendente, luoghi in cui la persona diversamente abile può essere accolta, ascoltata da consulenti e accompagnata verso un percorso personalizzato mirato alla promozione dell’autonomia e dell’inclusione nel contesto di vita di riferimento.

È questo l’obiettivo proposto dall’Assessorato alle Politiche Sociali Welfare, Beni Comuni e ASP nella deliberazione approvata dalla Giunta regionale, che prevede uno stanziamento di 970mila euro per l’attivazione delle agenzie suddette.

Le agenzie per la Vita Indipendente dovranno garantire l’erogazione dei servizi in modo quanto più possibile omogeneo sul territorio del Lazio e a tale scopo saranno così distribuite:

  • una con sede a Roma capitale;
  • 3 nell’area metropolitana di Roma, rispettivamente nei territori di competenza delle Asl RM4, RM5 e RM6;
  • 4 nelle province del Lazio, rispettivamente nei territori delle 4 Asl di riferimento (VT, RI, FR e LT).

Sarà emanato un avviso pubblico riservato agli Enti del Terzo Settore che, in forma singola o associata, potranno attivare le agenzie per la Vita Indipendente e promuovere reti significative nella comunità e con i servizi pubblici, tra cui distretti socio sanitari e distretti sociali, con i quali dovranno operare concordando le modalità operative di azione e formalizzando opportuni accordi e protocolli.

Un’équipe multiprofessionale valuterà i progetti da predisporre per la singola persona accolta nell’agenzia per la Vita Indipendente, in modo da proporre un piano personale che rappresenti la migliore sintesi tra le aspettative del beneficiario e la valutazione multidimensionale.

I cittadini potranno essere accolti nelle agenzie sia da persone con disabilità, i cosiddetti consulenti alla pari, sia da figure professionali, tra cui assistenti sociali, consulente per la mobilità personale, educatore professionale; in questo modo il diretto interessato potrà usufruire anche del servizio di peer counselling, dialogando e confrontandosi in maniera diretta su difficoltà e bisogni, al fine di individuare soluzioni e proposte adeguate alle sue esigenze.