Il Fondo per lo sviluppo e la coesione (in breve FSC) è il principale strumento finanziario con il quale, unitamente ai Fondi strutturali europei, vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell’articolo 119, comma 5, della Costituzione italiana e dell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) ha la sua origine nei Fondi per le aree sottoutilizzate (in breve FAS), istituiti con la legge finanziaria per il 2003 (legge 27 dicembre 2002, n. 289 – articoli 60 e 61), originariamente gestiti dai Ministeri dell’Economia e delle Finanze e delle Attività Produttive.
Successivamente, con la legge 30 luglio 2010, n. 122 (articolo 7, commi 26 e 27), la gestione del Fondo è stata attribuita al Ministro competente per la coesione territoriale, che si avvale del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Con il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, i Fondi per le aree sottoutilizzate (FAS) hanno assunto la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e sono stati finalizzati a dare unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi aggiuntivi, a finanziamento nazionale, con il fine del riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese.
Il Fondo per lo sviluppo e la coesione ha carattere pluriennale, in coerenza con l’articolazione temporale della programmazione dei Fondi strutturali dell’Unione Europea, per garantire l’unitarietà e la complementarietà delle procedure di attivazione delle relative risorse con quelle previste per i fondi comunitari. Il Fondo è finalizzato al finanziamento di progetti strategici di rilievo nazionale, interregionale e regionale, prevalentemente di carattere infrastrutturale, sebbene il decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto Decreto Rilancio), convertito con legge 17 luglio 2020, n. 77, all’articolo 241 abbia ammesso a finanziamento con il Fondo Sviluppo e Coesione anche interventi immateriali, a partire dagli interventi di contrasto dell’emergenza COVID‑19.
La norma infatti prevede che “possono essere in via eccezionale destinate ad ogni tipologia di intervento a carattere nazionale, regionale o locale” per fronteggiare l’emergenza derivante dalla diffusione delle pandemia da coronavirus.
La Regione Lazio è al momento titolare di due programmi finanziati dal FSC:
– il Piano Sviluppo e Coesione, a valere sul ciclo di Programmazione FSC 2014-2020
– l’Accordo per la Coesione, a valere sul ciclo di Programmazione FSC 2021-2027