Il 25 luglio è stata presentata a Roma, presso lo spazio Europa Experience di piazza Venezia, la nuova misura della Regione Lazio per l’Economia Circolare delle imprese, a favore di processi produttivi sostenibili.
Hanno partecipato all’incontro Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e assessore Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione; Laura D’Aprile, capo dipartimento per la Transizione Ecologica e gli Investimenti Verdi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Paolo Barberi, presidente Unicircular Assoambiente; Francesco Marcolini, presidente di Lazio Innova.
Nel corso della conferenza stampa è stato illustrato il bando, che con una dotazione complessiva di 30 milioni di euro, sostiene la realizzazione degli investimenti delle PMI del Lazio per la transizione verso un’economia circolare attraverso l’introduzione di eco-innovazioni nei cicli produttivi. Una riserva di 10 milioni è destinata ai progetti delle imprese aderenti a un’APEA (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata).
L’importo minimo dell’investimento è di 150mila euro e il contributo, a fondo perduto, può arrivare ad un massimo di due milioni per ciascun progetto, con intensità di aiuto fino al 60%. Non è previsto invece un tetto massimo al valore complessivo di ogni progetto.
L’obiettivo di questa misura è di consentire alle imprese del Lazio di ridurre le quantità di scarti e rifiuti industriali attraverso il ricorso a strumenti e pratiche per l’economia circolare. In particolare, sostiene gli investimenti per la riduzione del consumo di risorse, la sostituzione dell’uso di materie prime primarie con materie prime secondarie, la prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti, il riutilizzo e il riciclo degli scarti.
Tra gli obiettivi c’è anche l’innovazione nei prodotti, con particolare attenzione all’intero ciclo di vita, allungandone la durata e consentendo la riparabilità e la manutenzione delle parti tecnologicamente obsolete o danneggiate. Evitando inoltre di generare rifiuti non riciclabili o residui non riutilizzabili al termine del ciclo di vita, permettendo la smontabilità delle diverse componenti in relazione alle tipologie di materiali impiegati e al loro riutilizzo. Riducendo le risorse consumate, inclusa l’energia, durante l’utilizzo da parte dei consumatori rispetto a prodotti analoghi presenti sul mercato.
Le imprese interessate possono presentare domanda online, tramite la piattaforma GeCoWEB Plus di Lazio Innova. La procedura è a sportello e aprirà per la metà di settembre 2024 fino ad esaurimento delle risorse disponibili.