Rafforzare l’offerta dei servizi educativi sul territorio della Regione Lazio attraverso la concessione di contributi per interventi di carattere edilizio finalizzati alla realizzazione di nidi (0-3) o Poli per l’infanzia all’interno di sedi lavorative presenti sul territorio regionale al fine di armonizzare il tempo di lavoro e la cura dei bambini in risposta alle esigenze dei lavoratori e della famiglia nel suo complesso.

Questo l’obiettivo dell’avviso pubblico per cui la Regione Lazio stanzia 3 milioni di euro di fondi regionali.

Possono presentare domanda di contributo le aziende private e/o a partecipazione pubblica e/o gli enti dipendenti e strumentali della Regione Lazio, costituiti in qualsiasi forma.

Ogni progetto di Nido Aziendale dovrà prevedere l’apertura al territorio di riferimento, attraverso la stipula di un’apposita di convenzione con il Comune/Municipio di riferimento, riservando alle bambine ed ai bambini ivi residenti o domiciliati una quota non inferiore al 20% della capacità massima del servizio. Copia di tale convenzione dovrà essere allegata alla domanda di partecipazione al presente avviso.

Qualora il Comune/Municipio non sia intenzionato o non abbia la possibilità di convenzionarsi, andrà presentata esplicita dichiarazione del Comune/Municipio attestante la rinuncia al convenzionamento. Il progetto di Nido Aziendale potrà essere comunque aperto in regime privato anche ai bambini di genitori non-dipendenti dell’azienda.

Gli interventi finanziati dal presente avviso sono i seguenti:

  1. “interventi di manutenzione ordinaria”;
  2. “interventi di manutenzione straordinaria”;
  3. “interventi di restauro e di risanamento conservativo”;
  4. “interventi di ristrutturazione edilizia”;
  5. “interventi di nuova costruzione”.

Sono ammissibili a contributo anche le opere:

  • finalizzate alla creazione di un “Polo per l’Infanzia” o di un nido all’interno di una sede aziendale del Soggetto Proponente attiva sul territorio della Regione Lazio;
  • che prevedano eventuali ampliamenti da realizzare in aderenza ad edifici esistenti, purché conformi agli standard urbanistici vigenti sul territorio comunale di competenza oltre che alla vigente normativa nazionale in materia;
  • riconducibili alla cosiddetta “demolizione e ricostruzione di edifici esistenti con diversi sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche”. Gli interventi di “demolizione e ricostruzione” sono considerati “nuova costruzione” per la sola determinazione del contributo nell’ambito della procedura di cui al presente Avviso

Non sono ammissibili a contributo:

  • le proposte progettuali già finanziate, in parte o totalmente, con altri fondi pubblici;
  • gli interventi già in corso di esecuzione alla data di pubblicazione del presente avviso;
  • gli interventi non riconducibili a quelli previsti alle precedenti lettere a), b), c), d), e).

Il nuovo nido dovrà essere collocato al piano terreno, in diretta comunicazione con lo spazio aperto di pertinenza ad uso esclusivo, con affaccio diretto oppure con percorso di collegamento dedicato e ad uso esclusivo, senza interferenze con la regolare attività produttiva e/o lavorativa della sede aziendale. Data la particolare fascia di età dell’utenza (3-36 mesi) dovrà essere prodotta una relazione, asseverata da un tecnico abilitato, in cui sia dimostrata l’assenza e/o la risoluzione di rischi ed interferenze con le attività lavorative svolte nella sede aziendale ove si intende avviare il Nido o il “Polo per l’Infanzia.

La dotazione finanziaria del presente Avviso è pari a € 3.000.000.

Il finanziamento è concesso in forma di contributo nella misura di:

➢ “ristrutturazione” – Interventi di cui dalla lettera a) alla lettera d):

  • € 15.000 per ogni posto bimbo realizzato nel Nido;
  • € 18.000 per ogni posto bimbo realizzato nel “Polo per l’Infanzia”;

➢ “nuova costruzione” – Interventi di cui alla lettera e):

  • € 25.000 per ogni posto bimbo realizzato nel Nido; i
  • € 30.000 per ogni posto bimbo realizzato nel “Polo per l’Infanzia”. fino ad un massimo del 70% dell’importo totale a base d’asta e, comunque, non superiore a complessivi €900.000,00 (novecentomila/00) IVA compresa.

L’erogazione del contributo al soggetto ammesso al finanziamento avverrà nelle seguenti modalità:

  • Acconto pari ad 1/3 a seguito della comunicazione di inizio lavori;
  • Acconto pari ad 1/3 al raggiungimento del 50% dei lavori, certificato dalla presentazione di copia delle fatture quietanziate e della contabilità redatta dal D.LL. (SAL);
  • Saldo pari ad 1/3 all’effettivo funzionamento del nido aziendale e comunque successivamente alla verifica della rendicontazione finale di spesa.

I Soggetti Proponenti possono presentare una o più proposte progettuali con l’indicazione delle priorità di intervento, ma possono essere beneficiari del finanziamento di un solo intervento.

Per l’ammissione al finanziamento, la proposta progettuale deve rispettare, a pena di esclusione, i seguenti requisiti:

  1. “ristrutturazione” – Interventi di cui dalla lettera a) alla lettera d):

– prevedere la ristrutturazione di un immobile, o porzione di esso, nel territorio della Regione Lazio;

– essere conforme al regolamento edilizio comunale vigente, con particolare riguardo al cambio di destinazione d’uso, ed alle norme urbanistiche, edilizie e sanitarie sovraordinate;

b. “nuovo edificio” – Interventi di cui alla lettera e):

– prevedere l’utilizzo di un lotto di terreno già di proprietà, ovvero in comodato d’uso, alla data di presentazione della domanda, del soggetto proponente oppure prevedere la “demolizione e ricostruzione di edifici esistenti con diversi sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche”;

– nel caso di “demolizione e ricostruzione” l’edificio dovrà essere inagibile e/o pericolante, con relativa attestazione amministrativa, oppure inadeguato da un punto di vista statico o altamente energivoro. In ogni caso l’immobile non deve essere soggetto a vincoli ostativi alla demolizione, e tale per cui risulti economicamente più vantaggiosa la demolizione e successiva ricostruzione secondo le vigenti normative piuttosto che la ristrutturazione;

– nel caso di “nuova costruzione” il lotto di terreno dovrà avere le seguenti caratteristiche di idoneità:

➢ destinazione urbanistica: compatibile con la realizzazione di un nido;

➢ superficie minima lotto: compatibile con gli indici di edificabilità da PRG comunale vigente in rapporto alle dimensioni dell’edificio da realizzare, tenendo in considerazione che l’area residua da adibire a giardino dovrà rispettare gli indici di cui alle normative vigenti, regionali e statali, sia per il nido che per la scuola dell’infanzia;

➢ allacci PP.SS.: nelle immediate vicinanze dovranno essere già esistenti la linea elettrica ed idrica, la fognatura comunale, l’eventuale linea gas, etc.;

➢ infrastruttura viaria: deve essere presente un’adeguata infrastruttura viaria che consenta un facile raggiungimento da parte dell’utenza;

➢ parcheggi: dovranno essere rispettati i rapporti fissati dall’attuale normativa per garantire un adeguato numero di posti auto riservati al personale del nido ed alle autovetture delle famiglie dei bambini iscritti;

➢ vincoli: sul lotto di terreno non devono insistere vincoli o, qualora esistenti, dovranno essere già stati acquisiti tutti i nulla-osta o pareri necessari.

Inoltre, per tutte le tipologie di intervento devono essere rispettati, a pena di esclusione, i seguenti requisiti:

  • avere un’utenza potenziale dei figli dei dipendenti maggiore del 50% dei posti bimbo da realizzare;
  • essere conforme alla vigente normativa tecnica, urbanistica e sanitaria in materia di asili nido e/o scuole per l’infanzia;
  • essere conforme alla vigente normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche (legge n.13/1989, DPR n.503/1996, etc.), prevenzione incendi (DM 16 Pagina 8 di 18 luglio 2014), efficientamento energetico (DM 26 giugno 2015), risparmio idrico e recupero delle acque piovane (L.R. n. 6/2008), etc.;
  • essere conforme alla Legge Regionale 5 agosto 2020, n.7, ed al suo Regolamento attuativo 16 luglio 2021, n. 12;
  • prevedere un cronoprogramma dei lavori che consenta l’avvio del servizio di Nido aziendale o “Polo aziendale per l’Infanzia” entro il 1° settembre 2025 (anno educativo 2025/2026).

La domanda di contributo e tutti i relativi allegati dovranno essere redatti in lingua italiana dovranno pervenire nel solo formato digitale (pdf), pena l’esclusione, entro il 12 novembre 2023 (termini riaperti dalla Determinazione n. G10231 del 26 luglio 2023) all’indirizzo PEC inclusione.fragilita@regione.lazio.legalmail.it.

Farà fede esclusivamente la data e l’ora di ricezione presso l’indirizzo PEC sopra specificato.

La domanda dovrà essere in formato PDF, timbrata e firmata dal Legale Rappresentante; tutta la documentazione tecnica e progettuale allegata alla domanda dovrà essere in formato PDF, timbrata e firmata dal tecnico incaricato della progettazione.

La PEC dovrà avere il seguente oggetto:

“Avviso pubblico per interventi finalizzati a costituire nidi e/o Poli per l’Infanzia in contesti Aziendali”

Le modalità di selezione prevedono tre distinte fasi:

  • ricevibilità,
  • ammissibilità
  • assegnazione punteggi (sulla base dei criteri oggettivi indicati all’interno del presente avviso).

Il Responsabile del Procedimento, verificata la ricevibilità e l’ammissibilità dei plichi procederà all’assegnazione dei punteggi – la quale prevede l’attribuzione di un punteggio massimo di 100 punti sulla base dei criteri elencati dall’avviso – e quindi alla predisposizione della graduatoria.

 La graduatoria, approvata con apposito atto dirigenziale, sarà pubblicata sul BURL della Regione Lazio e sul sito web www.regione.lazio.it/enti/sociale-famiglie.

L’inserimento nella graduatoria non costituisce automaticamente l’erogazione del contributo. I soggetti beneficiari saranno ammessi al contributo, secondo l’ordine della suddetta graduatoria, fino all’esaurimento del fondo stanziato.

La comunicazione da parte della Regione Lazio di ammissione al contributo sarà inviata all’indirizzo PEC indicato nella domanda di contributo.

Gli interventi ammessi in graduatoria, ma non finanziabili per mancanza di risorse, costituiranno un parco progetti e potranno essere finanziati, in caso di ulteriori disponibilità finanziarie, mediante scorrimento della graduatoria medesima per un massimo di 36 mesi.

Contatti Fino al 21 novembre 2022 è possibile richiedere chiarimenti all’indirizzo e-mail cpierdominici@regione.lazio.it; alle richieste di chiarimento di interesse generale verrà data risposta mediante pubblicazione di apposite FAQ sul sito www.regione.lazio.it, all’argomento “Sociale e famiglie”, sezione “Documenti”.

Documentazione di riferimento