Garantire l’integrazione scolastica della totalità degli alunni con disabilità o in situazioni di svantaggio, attraverso il finanziamento di interventi di inclusione adeguati e il supporto specialistico finalizzato alla loro partecipazione attiva ai processi di apprendimento nell’ambito scolastico.

È questa la finalità che dovranno avere le proposte progettuali a valere sull’avviso pubblico approvato dalla Regione Lazio e finanziato con risorse del Programma Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) 2021- 2027 Obiettivo di Policy 4 “Un’Europa più sociale” – Priorità 3 “Inclusione Sociale” – Obiettivo specifico k) Azione Servizi per l’integrazione scolastica/formativa per disabili – PRR 14.

Nello specifico la Regione Lazio intende valorizzare e finanziare quei progetti, formulati dalle Istituzioni Scolastiche/Formative, che, lontani da un modello assistenzialistico volto alla copertura delle ore di permanenza a scuola, si concretizzano, in una cornice di coordinamento e organizzazione funzionale di tutte le risorse coinvolte nel processo di integrazione scolastica, in azioni e supporto Specialistico mirati al miglioramento della qualità di vita dello studente, al perseguimento di pari opportunità e al miglioramento delle relazioni tra scuola e alunno.

Le azioni avranno come obiettivo facilitare l’integrazione scolastica, garantire il diritto allo studio, assicurare lo sviluppo delle potenzialità dello studente disabile nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.

In tale ottica, le ore di assistenza specialistica si dovranno esplicitare in azioni, coerenti con il PEI (Piano Educativo Individuale) dei destinatari, dirette sia ai singoli alunni con disabilità che al complesso scuola nelle attività di didattiche laboratoriali integrate ecc.

Per alcuni studenti, i cui livelli di autonomia entro il contesto scolastico sono particolarmente critici, l’assistenza specialistica promuove una fondamentale mediazione alla comunicazione nonché processi di scambio e partecipazione alla vita scolastica, altrimenti preclusi.

L’Istituzione Scolastica/Formativa avrà cura di organizzare l’attività educativa e didattica secondo il criterio della flessibilità nell’articolazione delle sezioni e delle classi, anche aperte, in relazione alla programmazione scolastica individualizzata, evitando la costituzione di laboratori che accolgano esclusivamente alunni con disabilità o in situazioni di svantaggio e privilegiando didattiche laboratoriali integrate.

Le Istituzioni Scolastiche/Formative insieme ai soggetti coinvolti nel processo di integrazione (Famiglia, ASL e Servizi del territorio) valuteranno l’utilità dell’attivazione del servizio per il percorso dell’alunno con disabilità o in situazioni di svantaggio e definiranno ambiti d’intervento, obiettivi da raggiungere nonché la verifica di efficacia dei processi.

Al fine di ottimizzare e rendere maggiormente efficaci gli interventi, le Istituzioni Scolastiche/Formative dovranno promuovere un forte coordinamento tra le diverse componenti coinvolte, in particolare, tra la parte didattica e quella amministrativa, sia per ciò che concerne la progettazione ed erogazione del servizio di assistenza specialistica sia per le richieste e la documentazione da inviare alla Regione Lazio, individuando per la realizzazione del Progetto personale qualificato e con comprovata esperienza.

Inoltre, allo scopo di perfezionare ulteriormente il modello di intervento attualmente applicato, l’AdG richiede alle Istituzioni formative di promuovere la programmazione e realizzazione di specifiche, ulteriori attività integrative nell’ambito della proposta progettuale.

Le attività integrative potranno riguardare a titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • laboratori di scrittura;
  • laboratori di avvicinamento alla musicoterapia, all’arte ed alla tecnica;
  • creazione di opera d’arte per favorire una riflessione sul tema delle disabilità;
  • laboratori su antichi mestieri di tradizione popolare;
  • laboratori per realizzare materiale didattici inclusivi;
  • creazione di laboratori esperienziali che utilizzino il linguaggio espressivo del cinema e del teatro quale strumento di inclusione e di aggregazione.

I Soggetti proponenti che possono presentare progetti di inclusione sono:

  • le Istituzioni Scolastiche pubbliche. 
  • le Istituzioni Formative che erogano percorsi di Istruzione e Formazione Professionale validi per l’assolvimento del diritto-dovere;
  • le Istituzioni scolastiche paritarie;
  • le Reti tra Istituzioni Scolastiche/Formative. (massimo 10 istituzioni) 

Si specifica che non possono presentare proposte progettuali tutte le Istituzioni scolastiche e formative, sia in forma singola che in rete, che risultano: 

  • ammesse al finanziamento;
  • ammesse con riserva. 

Per quanto attiene all’articolazione della proposta progettuale, la costituzione di Reti scolastiche sul piano didattico può rappresentare un modello organizzativo efficace con l’ambizione di costruire luoghi di confronto, programmazione, formazione congiunta, oltre che strategie condivise per l’integrazione entro la scuola e con il territorio. In caso di reti di natura meramente amministrativa costituita in base a documentata motivazione dell’utilità ai fini della realizzazione degli interventi di inclusione, sarà cura della rete stessa, previa l’individuazione dell’Istituzione capofila, formulare il progetto, richiedere il finanziamento nonché governare eventuali criticità, che dovessero verificarsi per effetto della scelta della formula della rete amministrativa.

Sono destinatari del progetto di inclusione e della relativa assistenza specialistica gli studenti con disabilità certificata, ex Lg. 104/92, o in situazioni di svantaggio o di grave vulnerabilità che frequentano le Istituzioni Scolastiche/Formative del secondo ciclo di istruzione, presenti sul territorio regionale.

Si definisce persona con disabilità chi presenta un handicap fisico e/o psichico, stabilizzato o progressivo, che causa difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione ed è tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.

L’Istituzione Scolastica/Formativa sarà responsabile, della verifica della documentazione, in capo agli alunni inclusi nel progetto, inerente il possesso dei requisiti di accesso.

In merito ai destinatari frequentanti il secondo ciclo di istruzione si evidenzia che:

  1. gli alunni ultra-diciottenni che devono iscriversi al 1° anno di scuola superiore presso i corsi serali per adulti, in coerenza con la C.M. 51/14, godono di tutti i diritti previsti per gli alunni con disabilità frequentanti le scuole superiori del mattino e dunque anche dell’assistenza specialistica;
  2. gli alunni ultra-diciottenni che hanno già frequentato interamente un corso di istruzione secondaria superiore (sia pure di diversa tipologia) e siano in possesso del correlato titolo di studio terminato, in coerenza con il Parere del Consiglio di Stato del 25 ottobre del 2006, non godono dell’assistenza specialistica in quanto l’obbligo dello Stato di erogare i servizi di provvidenza per l’integrazione scolastica si esaurisce al conseguimento del primo titolo;
  3. nell’ipotesi di alunni, con pluridisabilità, di cui una sensoriale (tiflodidatta o alla comunicazione), potranno essere esplicitate le esigenze relative a entrambi i servizi sia di assistenza specialistica sia di assistenza sensoriale, il cui dimensionamento dovrà essere indicato all’interno del progetto presentato, specificandone le motivazioni. Per ciò che riguarda l’assistenza sensoriale, si fa presente che tale seconda tipologia di attività sarà oggetto di apposito finanziamento attraverso un’ulteriore procedura di evidenza pubblica.

L’importo complessivamente stanziato è di Euro 6.000.000,00 a valere sul PR FSE+.

La Regione Lazio si riserva altresì la possibilità di integrare le risorse stanziate per l’avviso Pubblico con ulteriori fondi che si rendessero disponibili.

Con successivi atti sarà pubblicato l’importo attribuito a ciascun beneficiario e saranno effettuati i relativi impegni sui capitoli competenti per macro-aggregato. Gli impegni saranno effettuati successivamente alla valutazione formale/tecnica, tenuto conto delle domande ammissibili e in relazione alla compatibilità economica.

La ripartizione delle risorse per l’annualità sarà dell’80% sull’anno 2022 e del 20% sull’anno 2023.

Le risorse a disposizione sono rinvenibili sul bilancio regionale nella misura dell’80% sull’anno 2022 e del 20% a valere sul pluriennale 2023.

Si evidenzia inoltre che, tenuto conto dei nuovi principi inderogabili stabiliti dal nuovo PR FSE+ 2021-2027 e fermo restando il finanziamento approvato in sede di valutazione del Progetto pervenuto, eventuali integrazioni finanziarie saranno da ritenersi a totale carico dell’Istituzione scolastica/formativa.

Le domande dovranno essere inserite sulla piattaforma SiGeM dalle ore 12:00:00 dell’11 agosto 2022 alle ore 17:00:00 del 5 settembre 2022.

Le proposte progettuali redatte utilizzando esclusivamente l’apposita modulistica allegata al presente avviso (Edizione II), devono essere presentate esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal sito http://www.regione.lazio.it/sigem. La procedura telematica è disponibile in un’area riservata del sito, accessibile attraverso il sistema pubblico SPID.

Al termine della fase di inserimento della domanda e della documentazione a corredo, dopo che il soggetto proponente ha scaricato e firmato digitalmente il documento riepilogativo generato dal sistema, la procedura informatica consentirà la presentazione della candidatura. Tale operazione blocca le modifiche, assegna il codice di riferimento univoco alla proposta progettuale nonché assegna data e ora di presentazione. La procedura di presentazione del progetto è da ritenersi conclusa solo all’avvenuta trasmissione di tutta la documentazione prevista dall’avviso e di quella prodotta dal sistema.

Modalità di presentazione della proposta progettuale diverse da quella indicata comportano l’esclusione.

La Regione Lazio, sulla base delle domande pervenute, realizza una valutazione ex ante dei progetti applicando i principi di trasparenza e uniformità di giudizio.

Le domande saranno valutate dalle Commissione di Valutazione nominata dalla Direzione Regionale Istruzione, Formazione e Lavoro sulla base dei criteri definiti dal presente avviso.

L’istruttoria di valutazione sarà articolata in due fasi successive:

  1. valutazione formale
  2. valutazione tecnica.

Tale procedura sarà completata di norma entro 30 giorni dalla data di chiusura dell’avviso.

A chiusura finale della fase di valutazione (formale e tecnica) si procederà alla formulazione di un elenco dei progetti valutati e ammessi o non ammessi a finanziamento con indicazione:

  • nel caso di non ammissione della motivazione e dei relativi codici indicati nell’avviso;
  • nel caso di ammissione al finanziamento del punteggio attribuito, del monte ore concesso e del relativo importo finanziato.

Con apposite Determinazioni Dirigenziali saranno approvati gli elenchi dei progetti di cui sopra.

Tali determinazioni saranno pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, sul portale regionale https://www.regione.lazio.it/ (sia sul canale cittadini che Enti e sia sul sotto – canale Scuola e Università e Formazione) e su questo sito con valore di notifica per gli interessati a tutti gli effetti di legge.

Contatti

Per qualsiasi informazione relativa all’avviso e agli adempimenti connessi gli interessati possono inoltrare quesiti via e-mail a:

1. per i chiarimenti in merito all’avviso: gbuccheri@regione.lazio.itabelli@regione.lazio.it

2. per gli aspetti di Assistenza e di supporto tecnico/informatico: assistenza.sigem@regione.lazio.it

Documentazione di riferimento