30 milioni di euro

Obiettivo Strategico 2: Europa più verde
Obiettivo Specifico 6: Promuovere la transizione verso un’economia circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse

Finalità e Dotazione Finanziaria

La Regione Lazio intende sostenere gli investimenti delle PMI del Lazio per l’uso efficiente delle risorse e la transizione verso un’economia circolare, anche attraverso l’introduzione di eco-innovazioni.

L’Italia e l’Unione Europea hanno da tempo intrapreso un percorso per rendere l’economia più sostenibile per l’ambiente e per il pianeta, ma le perturbazioni dei mercati mondiali hanno reso impellente rendere più indipendente l’economia dall’uso di materie prime il cui approvvigionamento è soggetto a condizionamenti geopolitici che ne minano la sovranità economica e la competitività dei sistemi economici, anche a livello regionale.

10 dei 30 milioni di dotazione dell’Avviso sono riservati a favore dei progetti realizzati da imprese aderenti ad una APEA in forma aggregata o anche in forma singola ma solo se finalizzati alla realizzazione degli obiettivi collettivi dell’APEA stessa. La durata di tale riserva è di 4 mesi, a decorrere dalla data di apertura dei termini per la presentazione delle domande.

L’Autorità di Gestione si riserva di ridurre la dotazione finanziaria dell’Avviso anticipatamente, qualora il volume delle richieste sia significativamente inferiore alle attese, assicurando comunque 60 giorni di preavviso, per salvaguardare tra l’altro le PMI che avessero commissionato lo Studio di Fattibilità da allegare obbligatoriamente alla Domanda.

Beneficiari

L’intervento è destinato alle PMI che hanno o intendono aprire una sede operativa nel Lazio in cui realizzare il Progetto.

Ogni PMI può realizzare un solo progetto in forma singola o partecipare ad un solo progetto da realizzare in forma aggregata, dimostrando una adeguata capacità finanziaria in rapporto alle spese a suo carico al netto del corrispondente contributo. Le PMI devono, inoltre, possedere i requisiti previsti per contrarre con la Pubblica Amministrazione.

Progetti finanziabili

I progetti possono essere realizzati da PMI in forma singola o in forma aggregata e devono riguardare Investimenti, rientranti in una o entrambe le due seguenti tipologie:

Investimenti per l’uso efficiente delle risorse, vale a dire quelli che, ai sensi dell’art. 47 (2) del Reg. (UE) 651/2014, conseguono almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • la riduzione netta delle risorse consumate, ad eccezione dell’energia, per ottenere una determinata quantità di produzione;
  • la sostituzione dell’uso di materie prime primarie con materie prime secondarie (riutilizzate o recuperate, comprese quelle riciclate);
  • la prevenzione e la riduzione della produzione di rifiuti da parte del Beneficiario;
  • la preparazione al riutilizzo, la decontaminazione e il riciclaggio dei rifiuti prodotti dal Beneficiario o, limitatamente ai rifiuti speciali, da terzi, che sarebbero altrimenti inutilizzati, smaltiti o trattati secondo una modalità di trattamento più bassa nell’ordine di priorità della gerarchia dei rifiuti di cui all’articolo 4, paragrafo 1, della direttiva 2008/98/CE o meno efficiente sotto il profilo delle risorse o che determinerebbe un peggioramento della qualità dei prodotti del riciclaggio;
  • la raccolta, la cernita, la decontaminazione, il pretrattamento e il trattamento di altri prodotti, materiali o sostanze generati dal Beneficiario o da terzi e che sarebbero altrimenti inutilizzati o utilizzati secondo una modalità meno efficiente sotto il profilo delle risorse;
  • la raccolta differenziata e la cernita dei rifiuti speciali in vista della preparazione per il riutilizzo o il riciclaggio. Sono escluse in ogni caso le operazioni di smaltimento e di recupero dei rifiuti per la produzione di energia e gli investimenti che comportano un aumento nella produzione di rifiuti o un maggiore uso di risorse.

Investimenti per l’introduzione di ecoinnovazioni, vale a dire innovazioni nei prodotti che, tenendo conto del loro intero ciclo di vita (Life Cycle Thinking), conseguono almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • ne allungano la durata, anche consentendo la riparabilità e la manutenzione delle parti tecnologicamente obsolete o danneggiate;
  • evitano di generare rifiuti non riciclabili o residui non riutilizzabili al termine del ciclo di vita, permettendone la smontabilità delle diverse componenti in relazione alle tipologie di materiali impiegati e al loro riutilizzo;
  • riducono le risorse consumate inclusa l’energia, durante l’utilizzo da parte dei consumatori, rispetto a prodotti analoghi presenti sul mercato.

Sono ammissibili solo i progetti che determinano un impatto ambientale tale da ottenere almeno il punteggio soglia relativo al primo criterio di valutazione, fermo restando che i progetti devono raggiungere i punteggi soglia previsti per tutti i criteri di valutazione, nonché il punteggio soglia totale (come meglio specificato nella successiva sezione “selezione dei progetti”).

Gli impatti ambientali di tutti gli investimenti inclusi nel progetto devono essere attestati ex ante da uno studio di fattibilità da presentare obbligatoriamente in sede di domanda e rilasciato da un professionista esterno indipendente le cui competenze risultino certificate in conformità alla norma UNI EN ISO 14001 da parte di un organismo di valutazione a tal fine accreditato secondo la norma CEI UNI EN ISO/IEC 17024.

Ogni progetto deve essere di importo non inferiore a 150 mila euro.

Non è previsto un tetto massimo al valore dell’intero progetto, ma il contributo concesso non può superare 2 milioni di euro. I progetti devono essere conclusi, funzionanti e rendicontati entro:

  • 18 mesi dall’approvazione, per progetti fino a 1 milione di euro;
  • 24 mesi dall’approvazione, per progetti fino a 3 milioni di euro;
  • 36 mesi dall’approvazione, per progetti di importo superiore a 3 milioni di euro.

È obbligatorio richiedere un anticipo pari al 40% del contributo concesso, garantito da fideiussione.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese espressamente e strettamente pertinenti al progetto, come risultanti dallo Studio di Fattibilità.

Le spese ammissibili per investimenti devono essere comunque spese per l’acquisto di immobilizzazioni, come definite dagli articoli 2423 e seguenti c.c., che comprendono i costi accessori ammortizzabili congiuntamente all’investimento principale.

Gli acquisti di fabbricati e spese per opere murarie, lavori edili e impianti civili quali, a titolo di esempio, per il riscaldamento, condizionamento, acqua, elettricità, antincendio, insieme alle spese per acquisti di terreni e relative sistemazioni, non possono superare il 40% del totale delle spese per investimenti. Le sole spese per acquisti di terreni e relative sistemazioni non possono superare il 10% del totale delle spese per investimenti.

Le spese per progettazione e le altre spese tecniche sono ammissibili entro il limite dell’8% del totale delle spese per investimenti. Nell’ambito di tali spese non sono considerati i costi per lo studio di fattibilità, che rientrano invece nelle spese di supporto, ma sono inclusi i costi per l’obbligatoria relazione di verifica climatica, da redigere in linea con i contenuti previsti dagli Orientamenti tecnici per infrastrutture a prova di clima nel periodo 2021-2027, di cui alla COM (2021/C 373/01) e dagli indirizzi elaborati dal Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il MASE.

Sono inoltre ammissibili al contributo De Minimis le seguenti spese sostenute per specifiche attività di supporto al progetto:

  • il costo, entro il 4% del costo complessivo del progetto e comunque entro 80.000,00 euro, dello Studio di Fattibilità;
  • il premio per la obbligatoria fideiussione a garanzia dell’anticipo;
  • il costo, entro un massimo di 700,00 euro, per la redazione da parte di un professionista iscritto ad un Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della situazione contabile da presentarsi in sede di domanda nel caso di imprese non tenute al deposito del bilancio.

Agevolazione

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto, concesso ai sensi del Regolamento Generale di Esenzione (RGE) per quanto riguarda gli investimenti.

Sulle spese per attività di supporto (studio di fattibilità, premio fideiussione, redazione situazione contabile) è riconosciuto un contributo del 90%, concesso ai sensi del Regolamento De Minimis. Le intensità di aiuto concedibili sugli investimenti variano a seconda dell’ubicazione dell’unità produttiva interessata e della dimensione dell’impresa beneficiaria, e sono riportate nella seguente tabella:

Art. 14 e 17 RGEPiccole ImpreseMedie Imprese
Investimenti ubicati in Zone Assistite Plus45%35%
Investimenti ubicati in Zone Assistite Ordinarie35%25%
Investimenti ubicati nelle restanti zone del Lazio20%10%

Nel caso degli investimenti per un uso efficiente delle risorse (tipologia A), in presenza di costi supplementari, come più avanti definiti, si applicano su tali costi le maggiori intensità di aiuto di seguito riportate:

Costi supplementari (Art. 47 RGE)Piccole ImpreseMedie Imprese
Investimenti per un uso efficiente delle risorse ubicati in Zone Assistite (Plus o Ordinarie)65%55%
Investimenti per un uso efficiente delle risorse ubicati nelle restanti zone del Lazio60%50%

Sul valore dell’investimento che non si configura come costi supplementari, si applica l’intensità di aiuto di cui alla tabella 1 (artt. 14 o 17 del RGE).

Gli aiuti sui costi supplementari non possono essere riconosciuti se gli investimenti riguardano tecnologie che già costituiscono una pratica commerciale consolidata redditizia in tutta l’Unione. I costi supplementari devono essere evidenziati nello studio di fattibilità.

I costi supplementari sono definiti in applicazione della disciplina contenuta nel p. 7 dell’articolo 47 del RGE e corrispondono ai costi di investimento supplementari determinati confrontando i costi complessivi di investimento del progetto con quelli di progetti o di attività meno rispettosi dell’ambiente, che possono essere:

  • uno scenario controfattuale consistente in un investimento comparabile che sarebbe verosimilmente realizzato in un processo produttivo nuovo o preesistente senza aiuti e che non raggiunge lo stesso livello di uso efficiente delle risorse;
  • uno scenario controfattuale consistente nel trattamento dei rifiuti sulla base di una modalità di trattamento più bassa nell’ordine di priorità della gerarchia dei rifiuti di cui all’articolo 4, paragrafo 1, della direttiva 2008/98/CE o nel trattamento di rifiuti, di altri prodotti, materiali o sostanze in modo meno efficiente sotto il profilo delle risorse;
  • uno scenario controfattuale consistente in un investimento comparabile in un processo di produzione convenzionale che utilizza la materia prima primaria, se il prodotto secondario (riutilizzato o recuperato) ottenuto è tecnicamente ed economicamente sostituibile con il prodotto primario.

Lo scenario controfattuale corrisponde a un investimento caratterizzato da una capacità di produzione e durata comparabili e conforme alle norme dell’Unione già in vigore, ed è credibile per quanto riguarda obblighi giuridici, condizioni di mercato e incentivi.

Se l’investimento consiste nell’installazione di una componente aggiuntiva in una struttura già esistente per la quale non vi è un equivalente meno rispettoso dell’ambiente o se il richiedente può dimostrare che in assenza dell’aiuto non avrebbe luogo alcun investimento, i costi supplementari corrispondono al totale dei costi di investimento.

Presentazione delle domande

Le domande devono essere presentate utilizzando la piattaforma online GeCoWEB Plus di Lazio Innova.

Il formulario online è disponibile dalle ore 12.00 del 26 settembre 2024 fino alla chiusura dell’avviso.

La domanda deve essere inviata a partire dalle ore 12.00 del 31 ottobre 2024 e fino alle ore 17.00 del 31 ottobre 2025.

Il termine può essere prorogato o anticipato secondo i casi previsti dall’Avviso.

Selezione dei progetti

La procedura è a sportello, vale a dire che i contributi sono concessi nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande, in modo da consentire alle imprese di presentare la domanda in funzione delle reali esigenze di realizzazione del progetto.

Lazio Innova verifica il possesso dei requisiti di ammissibilità formale.

La valutazione dei progetti è demandata ad una Commissione di Valutazione che esprime le proprie valutazioni sulla base di criteri predefiniti, attribuendo per ciascuno di essi un punteggio.

Saranno ammessi a finanziamento, entro il limite della capienza delle risorse disponibili, i progetti risultati formalmente ammissibili e che hanno ottenuto sui singoli criteri di valutazione un punteggio almeno pari al punteggio soglia previsto per ciascun criterio e che hanno ottenuto un punteggio totale almeno pari a 60/100. Si riportano di seguito i criteri di valutazione elaborati tenendo conto di quanto stabilito dal Comitato di Sorveglianza del PR FESR Lazio 2021/2027.

Criteri di valutazionePunteggio sogliaPunteggio massimo
Valenza ambientale del Progetto.1830
Per gli Investimenti per l’Uso Efficiente delle Risorse (A):
nel caso di riduzione dei rifiuti non pericolosi prodotti dal beneficiario e sottoposti in precedenza a raccolta differenziata, il punteggio soglia è attribuito ove almeno il 50% in peso di tali rifiuti sia trasformato in materie prime secondarie per effetto del progetto;
nel caso di altre modalità di riduzione dei rifiuti prodotti dal beneficiario, il punteggio soglia è attribuito ove tale riduzione riguardi almeno il 20% in peso del totale dei rifiuti prodotti ex ante. Tale riduzione è quantificata con riferimento ad una o più specifiche tipologie di rifiuto solo se l’investimento è finalizzato esclusivamente a ridurre tali tipologie di rifiuto;
nel caso di riduzione delle risorse consumate, ad eccezione dell’energia ma considerando l’eventuale sostituzione di materie prime primarie con materie prime secondarie (sottoprodotti o per effetto di trattamento di recupero), il punteggio soglia è attribuito ove tale riduzione riguardi almeno il 20% in peso.
nel caso di progetti riguardanti il trattamento di rifiuti o altri prodotti, materiali o sostanze generati da terzi e non finalizzati all’utilizzo nel ciclo produttivo del beneficiario di quanto trattato, il punteggio soglia è riconosciuto solo se i costi supplementari (“scenario controfattuale” punto b) sono almeno il 20% dell’investimento complessivo.
Per gli Investimenti per l’introduzione di Ecoinnovazioni è necessario ricorrere a metodi di valutazione dell’impatto del ciclo di vita dei prodotti conformi alle norme ISO 14040 e 14044, utilizzando il metodo dell’impronta ambientale di cui alla Racc. (UE) 2021/2279 per i prodotti per i quali è disponibile una PEFCR come ivi definita, o comunque facendo riferimento agli “indicatori di categoria di impatto” previsti dalla medesima Raccomandazione (tabella 2 dell’allegato 1). Ciò posto:
nel caso di innovazione riguardante un prodotto già realizzato dal beneficiario, si considera la riduzione rispetto alla situazione ex ante con riferimento ad almeno un “indicatore di categoria di impatto” rilevante per il prodotto oggetto dell’innovazione; il punteggio soglia è attribuito nel caso tale riduzione sia almeno pari al 10%;
nel caso di innovazione riguardante un prodotto non realizzato in precedenza dal beneficiario, il punteggio soglia è sempre attribuito nel caso di riduzione di almeno il 10% di un “indicatore di categoria di impatto” rilevante, ma rispetto al “prodotto rappresentativo” come definito dalla medesima Racc. (UE) 2021/2279.
Il punteggio massimo sarà in ogni caso assegnato qualora l’indicatore sia pari a 100%. Punteggi intermedi saranno assegnati per interpolazione lineare.
Nel caso di progetti che determinano impatti ambientali positivi indipendenti per componenti autonome dell’investimento, tali soglie devono essere rispettate in relazione a ciascuna componente, pena l’inammissibilità delle spese non riconducibili alle componenti che contribuiscono al raggiungimento della soglia rispettata.
Nel caso di progetti o componenti autonome dell’investimento che determinano più impatti ambientali positivi non indipendenti tra loro, è sufficiente raggiungere una sola soglia a condizione che sia relativa ad un impatto ambientale rilevante nel contesto del progetto.
Nel caso di progetti realizzati in forma aggregata si considerano le casistiche, gli impatti ambientali e i valori soglia con riferimento all’intero progetto e a tutti i partecipanti, come se si trattasse di un unico Beneficiario.  
Qualità della proposta progettuale in termini di chiarezza nella definizione degli obiettivi e delle modalità di conseguimento1525
Sostenibilità economica e finanziaria della proposta progettuale1220
Innovatività della proposta progettuale in termini di impiego di tecnologie, sistemi e loro integrazioni, attrezzature e impianti innovativi820
Criterio di prioritàPunteggio massimo
Possesso della certificazione di parità di genere5
Totale100

Informazioni

www.lazioinnova.it

www.lazioeuropa.it

mail: infobandi@lazioinnova.it

Numero verde 800 98 97 96

Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027