Società Agricola Flor Rosanna S.S. di Chiumento Flavia



Una serra capace di contrastare il cambiamento climatico: una storia di tradizione che della necessità di innovazione ha fatto virtù. La giovanissima Flavia, 23 anni, ci accoglie nella sua azienda a due passi dal Circeo.



Beneficiario: Società Agricola Flor Rosanna S.S. Di Chiumento Flavia
Referente: Flavia Chiumento
Località: Terracina (LT)
Priorità: 2
Misura: 6.1.1 Aiuti all’avviamento aziendale per giovani agricoltori
Spesa totale ammissibile: 70.000 €
Contributo FEASR: 43,12%
Sito: n/a

Tipo di intervento: aiuto a una giovane imprenditrice per l’efficientamento energetico e l’azzeramento delle emissioni dell’azienda florovivaistica di famiglia




Flavia, così giovane e già floricoltrice! Da dove viene questa passione?

La nostra azienda è come la maggior parte delle aziende del territorio un’azienda a conduzione familiare. Dalla monocoltura di buganvillea del mio bisnonno al moderno vivaio, in cui sono passate quattro generazioni. Il florovivaismo è parte integrante della nostra storia e della mia famiglia. Ho sempre collaborato in azienda fin dai tempi della scuola, seguendo la stagionalità dei nostri prodotti, e, quando è arrivato il momento, sono entrata in prima persona in azienda.

Per gestire un’azienda floricola serve esperienza ma anche formazione.

Il mio percorso di studi non era inerente a questa scelta, per questo, sia durante che una volta terminati gli studi, ho seguito dei corsi di formazione nella vicina Latina organizzati con il supporto dei fondi PSR. Sono stati fondamentali per il mio lavoro, perché il nostro è un settore dinamico che spesso insegue il mercato e senza le necessarie competenze si rischia di restare indietro. E, aggiungo, non posso e non possiamo permettercelo.

I Fondi del PSR non si rivolgono soltanto alla formazione. Quali innovazioni avete pensato di introdurre nella vostra azienda e quali benefici avete tratto dal contributo del PSR?

Come potete immaginare abbiamo partecipato alla misura 6.1.1, quella riservata agli aiuti all’avviamento aziendale per giovani agricoltori. Avevamo necessità di innovare le nostre serre per contrastare quello che è il grande nemico di noi floricoltori: il cambiamento climatico. Inverni sempre più freddi ed estati sempre più calde rischiavano di far scomparire, o meglio di impedirci, la coltivazione di alcune specie che richiedono temperatura costante e il clima mite che da sempre contraddistingue queste terre. La principale innovazione introdotta grazie al PSR è stata quella di riorganizzare la produzione in serra grazie a un sistema di telaggio che si adatta alle temperature esterne e rilascia clima costante all’interno della stessa. Il tutto consentendo un risparmio energetico del 30% e l’azzeramento di emissioni in atmosfera che era causato dalle stufe utilizzate in precedenza.

Risparmio energetico, dinamicità nella produzione e zero emissioni: l’avreste fatto senza i fondi europei?

No, non ci saremmo riusciti senza ricorrere ad aiuti esterni che anche a causa della mia età sarebbero stati troppo onerosi e avrebbero rischiato di stroncare sul nascere i miei progetti per il futuro.

In base alla tua esperienza consiglieresti ad altri giovani agricoltori di usufruire dei fondi del PSR?

Certamente. La competenza, la passione e le idee devono poggiarsi su basi concrete e il PSR risponde proprio a questa esigenza.

Come immagini la tua azienda da qui a dieci anni?

Il florovivaismo è un settore dinamico e in continua crescita. Il mercato decide per noi e dobbiamo farci trovare sempre pronti a ogni richiesta. Quello che la mia famiglia mi ha insegnato e lasciato in qualche modo in eredità è la cura quasi meticolosa e l’attenzione alla qualità, che poi è l’unica cosa che conta. Comprereste un fiore appassito? Nel futuro della mia azienda vedo l’innovazione come unica possibilità di crescita per far sì che la tradizione di famiglia continui per altre generazioni.