ll Programma Torno Subito, così come ribadito dall’Avviso Pubblico dell’edizione 2022, fonda la sua strategia sulla centralità della persona: è chi presenta la proposta a essere attore unico del percorso e quindi anche unico soggetto beneficiario del Programma, sia sul piano progettuale sia sul piano finanziario.
Torno Subito è una politica pubblica generativa, assunta ormai a buona pratica europea, che assegna autonomia e responsabilità a una giovane generazione, investendo totalmente su di essa, chiamandola al compito esclusivo di strutturare il proprio percorso di empowerment culturale e professionale.
Il giovane beneficiario dell’intervento è quindi colui che individua liberamente i soggetti partner in funzione degli obiettivi che lo stesso si prefigge di raggiungere attraverso il percorso di andata e ritorno programmato e in coerenza con quanto disposto dall’Avviso Pubblico.
In entrambe le fasi del progetto (la prima fuori regione; la seconda in regione), il ruolo dei soggetti partner è ben definito dall’Avviso Pubblico: il loro compito è, nella prima fase, quello di sostenere il percorso di miglioramento delle competenze e, nella seconda fase, di reimpiego delle stesse, allo scopo di massimizzare gli effetti positivi del progetto personalizzato.
Torno Subito, in questo modo intende garantire ai giovani beneficiari di accedere alla più ampia gamma di opportunità, modulando i propri autonomi traguardi – anche in termini organizzativi e temporali – attivando liberamente rapporti con enti e aziende opportunamente scelti in ciascuna fase.
Ai soggetti partner, in particolare per la fase 1, pertanto, non è assegnata nessuna collaborazione diretta e strutturata con la Regione Lazio, né di intermediazione con i beneficiari, ma essi rappresentano unicamente istituzioni formative nazionali ed europee presenti sul libero mercato e legalmente riconosciute con cui i beneficiari possono intraprendere il percorso formativo e/o di tirocinio al solo fine di imparare per poi accedere al mondo del lavoro e delle professioni.
Per tale ragione, nessun ente ha la possibilità di garantire ai beneficiari condizioni di vantaggio o premialità rispetto all’iter di selezione previsto dall’Avviso Pubblico, tali da incidere sulla approvazione della domanda di partecipazione e sul successivo finanziamento, di cui il Beneficiario, si ribadisce, resta il solo e unico referente nei confronti della Regione Lazio. Anche l’assegnazione del bonus occupazionale a fine percorso non avviene né è gestita per il tramite dei suddetti enti ma erogata direttamente alle imprese che ne fanno domanda per le relative assunzioni.
Infine, si rappresenta che l’Amministrazione regionale, in virtù del mandato conferito nell’ambito della gestione dei Fondi europei, ha attivato ogni forma dovuta di supporto, monitoraggio e controllo, utile al corretto svolgimento delle attività.