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PEI: Partenariato Europeo per l’innovazione
(fonte Commissione europea e artt. 53 e 55 Regolamento 1305/2013)
Il Partenariato Europeo per l’Innovazione (PEI) è un concetto nuovo introdotto con l’iniziativa faro “Unione dell’innovazione” della strategia Europa 2020. Il suo obiettivo è affrontare le debolezze, le strozzature e gli ostacoli nel sistema europeo di ricerca e innovazione che impediscono o rallentano lo sviluppo di buone idee e il loro sbocco sul mercato. Ogni partenariato è guidato da un gruppo direttivo presieduto dal Commissario o dai Commissari europei responsabili del settore o delle aree interessate. A questi si aggiungono i rappresentanti degli Stati membri (ministri), i membri del Parlamento, industriali, ricercatori, la società civile e altre parti interessate. I partenariati europei per l’innovazione determinano ciò che è necessario per superare le strozzature — che si tratti di un’ulteriore sviluppo delle tecnologie, di una migliore regolamentazione del mercato, di stimolare la domanda — e per intensificare la collaborazione
tra settore pubblico e privato. Essi non sostituiscono i programmi di finanziamento o i processi normativi,
ma forniscono una piattaforma comune di cooperazione.
In agricoltura è stata istituita una rete PEI con il compito di supportare il PEI in materia di produttività
e sostenibilità dell’agricoltura. Essa consente il collegamento in rete di Gruppi Operativi, servizi di consulenza e ricercatori. La rete PEI ha come finalità quelle di favorire gli scambi di esperienze e di buone pratiche, stabilire un dialogo tra gli agricoltori e la comunità della ricerca e favorire la partecipazione di tutti i portatori d’interesse al processo di scambio delle conoscenze.
Il PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura ha come finalità quelle di promuovere l’uso efficiente delle risorse, la redditività, la produttività, la competitività, la riduzione delle emissioni, il rispetto del clima e la resilienza climatica nel settore agricolo e forestale, lavorando per sistemi di produzione agroecologici e operando in armonia con le risorse naturali essenziali da cui dipendono l’agricoltura e la silvicoltura; contribuire all’approvvigionamento regolare e sostenibile di prodotti alimentari, mangimi e biomateriali, inclusi sia quelli esistenti che quelli nuovi; migliorare i metodi di tutela dell’ambiente, mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ad essi; gettare ponti tra la ricerca e le tecnologie di punta, da un lato, e gli agricoltori, i gestori forestali, le comunità rurali, le imprese, le ONG e i servizi di consulenza, dall’altro.
Per realizzare i propri obiettivi, il PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura crea valore aggiunto, favorendo una maggiore connessione tra la ricerca e la pratica agricola e incoraggiando un’applicazione più diffusa delle misure d’innovazione disponibili, si adopera affinché le soluzioni innovative siano messe in pratica su più vasta scala e in tempi più brevi nonché informa la comunità scientifica sul fabbisogno di ricerca del settore agricolo.



Priorità
(fonte PSR Lazio 2014-2020)
La strategia dell’Unione europea – Europa 2020 – spiega perché e come la futura crescita economica dell’Europa dovrebbe essere efficace, basata sulla conoscenza e l’innovazione, sostenibile, ovvero in linea con le esigenze a lungo termine del pianeta e inclusiva, cioè vantaggiosa per tutta la società.
In linea con questa strategia, lo sviluppo rurale mira a raggiungere tre obiettivi a lungo termine (aumento della competitività dei sistemi agricoli, agroalimentari e forestali, salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, sviluppo economico e sociale delle aree rurali) che sono stati declinati, all’interno del Regolamento europeo 1305/2013 sullo sviluppo rurale, in sei Priorità:
Priorità 1 – Promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e
nelle zone rurali.
Priorità 2 – Potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste.
Priorità 3 – Promuovere l’organizzazione della filiera alimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo.
Priorità 4 – Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura.
Priorità 5 – Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di
carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale.
Priorità 6 – Adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle
zone rurali.



PTPR: Piano Territoriale Paesaggistico Regionale
Il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) rappresenta lo strumento di pianificazione attraverso cui, nel Lazio, la Pubblica Amministrazione disciplina le modalità di governo del paesaggio, indicando le relative azioni volte alla conservazione, valorizzazione, al ripristino o alla creazione di paesaggi.
Il PTPR riconosce il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita della collettività e ne promuove la fruizione informandosi a principi e metodi che assicurano il concorso degli enti locali e l’autonomo apporto delle formazioni sociali, sulla base del principio di sussidiarietà.