Dal 1° luglio 2024 gli indirizzi PEC regionali con dominio @regione.lazio.legalmail.it sono migrati al nuovo dominio @pec.regione.lazio.it. Pertanto, da tale data chiunque abbia la necessità di inviare una PEC alle strutture regionali deve utilizzare i nuovi indirizzi. La prima parte degli indirizzi PEC che precede il simbolo “@” rimarrà invariata, cambierà esclusivamente il dominio @pec.regione.lazio.it.
In linea con quanto previsto dalla Legge regionale n. 20/2007 e ss.mm.ii, “Promozione degli strumenti di partecipazione istituzionale delle giovani generazioni alla vita politica e amministrativa locale”, la Regione Lazio promuove interventi tesi a favorire la partecipazione giovanile ai processi decisionali locali, con il diretto coinvolgimento dei giovani (14-18 anni), delle ragazze e dei ragazzi frequentanti la scuola secondaria di primo grado e delle bambine e dei bambini frequentanti la scuola primaria, per facilitare la conoscenza dell’attività e delle funzioni dell’ente locale.
Tali contributi sono finalizzati alla copertura delle spese necessarie ai fini dell’istituzione e della gestione:
- dei Consigli comunali, municipali, sovracomunali/sovramunicipali dei giovani,
- dei Consigli comunali, municipali, sovracomunali/sovramunicipali delle ragazze e dei ragazzi,
- dei Consigli comunali, municipali, sovracomunali/sovramunicipali delle bambine e dei bambini, d’ora in poi denominati rispettivamente Consigli dei Giovani, Consigli delle Ragazze e dei Ragazzi e Consigli delle Bambine e dei Bambini.
Sono destinatari dei contributi di cui al presente avviso, i Comuni e Municipi di Roma Capitale, in forma singola o associata. Potranno partecipare al presente avviso, anche gli enti i cui Consigli sono istituiti ai sensi della DGR n. 723/2020, nelle more dell’adeguamento (alla scadenza delle cariche) alle nuove indicazioni di cui alla DGR n. 655/2023.
Le risorse disponibili per la concessione dei contributi di cui al presente avviso ai sensi dell’art. 6, comma 1, della legge regionale n. 20/2007 e ss.mm.ii, per l’annualità 2023, sono pari a complessivi € 150.000, stanziati sul capitolo del bilancio regionale U0000R31930 dell’esercizio finanziario 2023.
Gli importi massimi dei contributi, riconoscibili per ogni singola richiesta per ciascun soggetto richiedente sono pari a:
- € 6.000 per l’Istituzione dei Consigli,
- € 5.000 per la Gestione dei Consigli.
I contributi verranno erogati in una unica soluzione a seguito della pubblicazione degli elenchi.
I contributi sono concessi nei limiti dello stanziamento previsto dall’apposito capitolo di bilancio regionale, nel modo che segue:
- all’Istituzione dei Consigli dei Giovani è destinato il 70% del suddetto stanziamento;
- alla Gestione dei Consigli dei Giovani è destinato il 30% del suddetto stanziamento.
Ai fini dell’ottimizzazione della concessione dei contributi regionali, le eventuali economie di spesa derivanti da una delle graduatorie verranno utilizzate per finanziare l’altra, qualora necessario.
Il contributo concesso per l’istituzione e per la gestione dei Consigli verrà erogato in una unica soluzione, successivamente alla approvazione delle graduatorie.
Ai fini della concessione dei contributi di cui al presente avviso, può essere presentata una sola domanda per l’Istituzione o per la Gestione, di un solo tipo di Consiglio tra i seguenti:
- Consiglio dei Giovani
- Consigli delle Ragazze/ragazzi
- Consiglio delle Bambine/bambini
Per quanto riguarda le domande per la Gestione queste sono ammesse solo previa Istituzione nelle precedenti annualità.
Le spese ammissibili per ciascuna tipologia di progetto sono le seguenti:
a) Istituzione dei Consigli
a.1) spese inerenti alle procedure elettorali e la convocazione dei comizi (realizzazione e stampa manifesti, materiale elettorale, comunicazione digitale;
a.2) spese per attività istituzionali finalizzate alla informazione e diffusione sul territorio comunale/municipale dell’istituzione del Consiglio;
a.3) spese per iniziative di promozione della partecipazione giovanile (convegni, eventi, manifestazioni, incontri nelle scuole);
a.4) spese inerenti alla costituzione e il funzionamento dei seggi elettorali;
a.5) spese inerenti all’acquisto di beni durevoli (arredi, attrezzature informatiche) da destinare all’uso esclusivo del Consiglio;
a.6) spese inerenti all’acquisto di beni di consumo per il funzionamento del Consiglio (cartucce per stampanti, materiali di cancelleria).
b) Gestione del Consigli
b.1) spese inerenti all’attuazione del programma annuale di attività presentato;
b.2) spese inerenti all’acquisto, alla manutenzione o al rinnovo di beni durevoli da destinare all’uso esclusivo del Consiglio;
b.3) spese inerenti all’acquisto di beni di consumo per il funzionamento del Consiglio (cartucce perstampanti, materiali di cancelleria, ecc).
Le voci di spesa non coerenti con le tipologie sopra indicate sono considerate inammissibili.
La domanda di contributo per le spese necessarie ai fini dell’Istituzione o della Gestione dei Consigli deve essere redatta utilizzando l’apposita modulistica di cui all’Allegato 2, reperibile alla pagina https://www.regione.lazio.it/cittadini/politiche-giovanili/consiglio-giovani e sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante dell’ente comunale o suo delegato, dal Direttore apicale nel caso dei Municipi.
Nel caso di richiesta di contributo per Consiglio sovracomunale/sovramunicipale dei giovani la domanda va sottoscritta digitalmente dal Comune/Municipio capofila.
Ciascuna domanda deve essere inoltrata esclusivamente mediante posta elettronica certificata (PEC), al seguente indirizzo serviziocivileregionale@regione.lazio.legalmail.it entro le ore 18.00 del 15 dicembre 2023.
La domanda deve essere corredata dalla documentazione richiesta dal presente avviso e deve riportare nell’oggetto della PEC la seguente dicitura: “Legge regionale n. 20/2007 e ss.mm.ii. Avviso pubblico 2023. Richiesta di contributo per l’Istituzione o la Gestione (specificare) del Consiglio Comunale dei Giovani/Ragazzi/Bambini (specificare)”.
L’amministrazione regionale non è responsabile della mancata ricezione dell’istanza dovuta a eventuali ritardi o disguidi informatici, né della mancata ricezione, da parte dei destinatari, di comunicazioni a loro dirette per inesattezza o incomprensibilità dei dati anagrafici o dell’indirizzo riportati nell’istanza.