Ammonta a 2 milioni di euro la dotazione finanziaria dell’avviso pubblico approvato dalla Regione Lazio a sostegno delle spese di acquisto e distribuzione di beni non finanziate da altre risorse pubbliche o private e inerenti ad attività di assistenza alla cittadinanza durante il periodo emergenziale a seguito dell’epidemia di COVID-19.

Beneficiari dell’avviso sono gli Enti del Terzo settore, operanti sul territorio della Regione Lazio ed iscritti nei registri regionali o nazionali attualmente previsti dalla normativa di settore, impegnati nelle attività di sostegno alla cittadinanza durante il periodo emergenziale a seguito della epidemia di Covid-19.

In particolare il contributo, il cui importo massimo finanziabile per ciascun ETS è stabilito in 200.000 euro, è destinato a sostenere le seguenti attività:

  • acquisto e consegna al domicilio di pasti, beni di prima necessità, farmaci, alimentari, prodotti per igiene e profilassi per persone e famiglie con fragilità sociale;
  • acquisto e distribuzione di beni di prima necessità presso la sede del servizio dell’ente del terzo settore o al domicilio delle persone al fine di ridurne gli spostamenti;
  • acquisto e distribuzione alle fasce più deboli della popolazione, di dispositivi di protezione individuale dal Covid19 anche per gli ospiti di case di riposo, ‘dopo di noi’, ed altre strutture di accoglienza;
  • acquisto e distribuzione presso la sede del servizio dell’ente del terzo settore o con consegna a domicilio di beni di consumo per la manutenzione ordinaria della casa per le fasce di popolazione più debole (a titolo esemplificativo: lampadine, flessibili, rompigetto, piccola manutenzione casalinga);
  • acquisto pasti per le mense sociali, per i dormitori e per le strutture di accoglienza;
  • altre spese riconducibili alle attività poste in essere dagli Enti del Terzo settore durante il periodo emergenziale a seguito della epidemia di Covid-19 a favore di persone e famiglie con fragilità sociale.

Le spese ammissibili sono quelle già sostenute dagli Enti del Terzo settore a decorrere dal 23 febbraio 2020 e fino alle ore 18:00 del 10 aprile 2020.

Il contributo sarà concesso ai partecipanti all’avviso pubblico le cui domande saranno ritenute ammissibili, fino all’esaurimento delle risorse disponibili, secondo l’ordine cronologico di arrivo della domanda via pec.

La rendicontazione delle spese dovrà avvenire entro 90 giorni dalla fine dell’emergenza. Gli ETS dovranno conservare i giustificativi delle stesse in caso di controlli, pena la revoca del contributo.

In caso di eventuali risorse residue, la Regione si riserva di adottare un successivo avviso relativo alla concessione del contributo a sostegno delle spese che gli Enti di cui all’articolo 3 sosterranno dalla data di scadenza del presente avviso fino al 31 luglio 2020 o eventuale altra data di fine emergenza COVID-19.

Gli Enti interessati alla concessione dei contributi regionali per gli interventi di cui all’articolo 1 del bando devono presentare una sola istanza utilizzando esclusivamente il Modello di domanda allegato al presente avviso.
L’istanza, completa della documentazione richiesta, è sottoscritta dal legale rappresentante dell’Ente e alla stessa dovrà essere acclusa copia del documento di identità del medesimo.

Le istanze dovranno essere presentate, a pena di esclusione, entro le ore 18.00 del 10 aprile 2020 esclusivamente via pec, all'indirizzo welfaredicomunitaeinnovazionesociale@regione.lazio.legalmail.it, avente ad oggetto: partecipazione all’Avviso di cui alla DGR 139 del 31 marzo 2020.

I contributi valutati ammissibili saranno erogati al soggetto beneficiario a seguito dell’approvazione della determinazione dirigenziale.
La rendicontazione delle spese dovrà avvenire entro 90 giorni dalla fine dell’emergenza ossia al 31.10.2020, salvo ulteriore proroga. Pertanto per le spese sostenute, gli ETS dovranno conservare i giustificativi delle stesse ed esibirli in caso di controllo anche a campione. In sede di verifica amministrativo-contabile, tutte le spese effettivamente sostenute dovranno risultare giustificate da fatture quietanzate o documenti contabili di valore probatorio equivalente, pena la revoca del finanziamento.

Tutte le spese devono essere finalizzate e riconducibili alle attività specificate nel testo del bando.

 

Documentazione di riferimento