In linea con l’obiettivo tematico 3 “Migliorare la competitività delle PMI” del Quadro Strategico Comune per la programmazione 2014/2020, la Pegione Lazio ha approvato l’avviso pubblico della Misura 5.69 del PO FEAMP “Trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura“ destinato a promuovere la competitività delle aziende che operano nel settore della trasformazione e commercializzazione attraverso la realizzazione di investimenti finalizzati al risparmio energetico e alla riduzione dell’impatto sull’ambiente, al miglioramento della sicurezza, dell’igiene e delle condizioni di lavoro.

Destinatarie e beneficiarie dell’avviso, che stanzia una cifra complessiva di 817.105,44 euro, sono le Micro, Piccole e Medie Imprese (PMI) iscritte alla Camera di Commercio. Dal certificato di iscrizione dovrà essere possibile desumere quale attività primaria o secondaria delle imprese richiedenti: lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi mediante surgelamento, salatura eccetera; pesca e acquacoltura.

Gli interventi ritenuti ammissibili a contributo le spese sono nel dettaglio:

  • acquisto e installazione di sistemi di raccolta, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti; – generatori a efficienza energetica, ad esempio alimentati a idrogeno o a gas naturale;
  • investimenti per l’introduzione/ammodernamento di impianti ad energia rinnovabile, quali pannelli solari; econometri, sistemi di gestione dell’energia e sistemi di monitoraggio;
  • segnali di soccorso;
  • apparecchiature antincendio quali allarmi, estintori, coperte antifiamma, rivelatori d’incendio e di fumo, respiratori, porte tagliafuoco;
  • rilevatori di gas e sistemi d’allarme antigas;
  • protezioni sulle macchine, quali verricelli ecc.;
  • illuminazione di emergenza;
  • videocamere e schermi di sicurezza;
  • acquisto e installazione di cassette di pronto soccorso;
  • acquisto di medicinali e dispositivi per cure urgenti;
  • dotazione di guide e manuali per migliorare la salute sui luoghi di lavoro, compresi software derivanti da analisi e valutazione dei rischi per individuare i rischi che incombono sui luoghi di lavoro al fine di adottare misure atte a prevenirli o attenuarli;
  • servizi igienico-sanitari quali gabinetti e lavabi;
  • attrezzi per la pulizia ai fini del mantenimento delle condizioni igieniche nei luoghi di lavoro;
  • attrezzature per diminuire la movimentazione manuale di carichi pesanti;
  • vernici antiscivolo e stuoie di gomma antiscivolo;
  • dispositivi di protezione acustica e termica e apparecchi di ausilio alla ventilazione;
  • abiti da lavoro e equipaggiamento di sicurezza, quali calzature di sicurezza impermeabili, dispositivi di protezione degli occhi e dell’apparato respiratorio, guanti protettivi e caschi o equipaggiamento protettivo anti-caduta;
  • segnali di emergenza e di allarme di sicurezza;
  • macchinari ed attrezzature per la trasformazione dei prodotti/sottoprodotti;
  • macchinari ed attrezzature per etichettatura; – adeguamento/ampliamento dei fabbricati esistenti;
  • nuova costruzione limitatamente all’area del sito produttivo;
  • servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware.

È altresì ammissibile l’acquisto di mezzi/attrezzature atti al trasporto dei prodotti ittici, connesso alle attività degli impianti per la commercializzazione all’ingrosso quali:

  • spese per la fornitura e la posa in opera di cassoni coibentati e spese strettamente inerenti l’acquisto dei sistemi di refrigeramento delle celle frigorifere per i prodotti ittici;
  • per i quali non si può interrompere la catena del freddo;
  • esclusa la motrice (autoveicolo e autocarro); – l’acquisto di un automezzo dotato di coibentazione e gruppo frigorifero;
  • acquisto di terreni non edificati e di terreni edificati (con esclusione degli impianti e delle attrezzature mobili di pertinenza) nei limiti del 10% della spesa totale ammissibile dell’operazione considerata. Per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti a uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15%. In casi eccezionali e debitamente giustificati, il limite può essere elevato al 20% per operazioni a tutela dell’ambiente se il terreno non ha una destinazione agricola e se l’acquisto è effettuato da parte di un’istituzione pubblica o di un organismo di diritto pubblico.

L’investimento massimo ammissibile sarà pari a 400.000 euro, mentre l’investimento minimo ammissibile sarà pari a 15.000 euro. I progetti avranno una quota di cofinanziamento pubblico pari al 50% della spesa ammissibile ripartito nel modo seguente: – UE FEAMP – 50% – STATO – 35% – REGIONE – 15% Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni richieste a qualsiasi titolo ed ottenute dal beneficiario per le medesime spese. In deroga a quanto sopra esposto, si applicano 30 punti percentuali aggiuntivi dell’intensità dell’aiuto pubblico per interventi connessi alla pesca costiera artigianale (allegato I al Reg. (UE) 508/2014).

Le risorse disponibili vengono assegnate sino a concorrenza delle medesime, con possibilità di concedere all’ultimo soggetto in posizione utile in graduatoria un contributo residuale, a copertura parziale del progetto di investimento reputato ammissibile.

Le domande di sostegno dovranno essere inviate a mezzo PEC, entro il 30 giugno 2020 (termine prorogato con la determinazione n. G05965 del 19 maggio 2020), esclusivamente al seguente indirizzo: Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell’Acquacoltura – agrifauna@regione.lazio.legalmail.it

La domanda di sostegno, completa della relativa documentazione, deve riportare in oggetto la dicitura “Misura 5.69 del PO FEAMP 2014-2020 – Domanda di sostegno”. I documenti devono essere firmati e scansionati o firmati digitalmente e allegati al messaggio inoltrato di posta elettronica certificata in formato pdf.

Contatti

Per informazioni:

Area Politiche di prevenzione e conservazione della fauna selvatica e gestione delle risorse della pesca e dell’acquacoltura sita in Via del Serafico, 107 – 00142

Telefoni: 0651688293 / 0651688139 / 0651689453

E-mail: mmadonia@regione.lazio.it / gruffini@regione.lazio.it / lberardi@regione.lazio.it

Documentazione di riferimento