In considerazione del recente conflitto tra Russia e Ucraina, che ha determinato una grave crisi umanitaria e un ingente afflusso di profughi verso i paesi dell’Unione Europea, il Consiglio Affari Interni dell’Unione Europea ha attivato la procedura prevista dalla direttiva n. 55 del 2001, che prevede norme minime per la concessione della protezione temporanea e obbliga gli Stati europei ad affrontare collettivamente la situazione emergenziale.

Nell’ambito e a completamento del quadro delle iniziative già intraprese a livello nazionale e regionale, la Regione Lazio intende realizzare anche interventi specifici volti alla creazione e allo sviluppo di reti per l’inclusione socio lavorativa della popolazione ucraina, con il coinvolgimento attivo delle associazioni e organizzazioni del terzo settore che operano sul territorio regionale, al fine di definire un modello di governance e di erogazione di servizi standardizzati e conseguire così elevati livelli di qualità per l’erogazione dei servizi stessi.

È stato pertanto approvato l’avviso Pubblico a valere sul POR FSE 2014-2020, per intervenire con il finanziamento e la messa in rete di iniziative integrate di politica attiva da realizzare per il tramite di soggetti qualificati che, a vario titolo e in linea con la normativa nazionale e regionale, già intervengono nelle attività di presa in carico dei soggetti destinatari del presente intervento, al fine di ampliare le opportunità di inclusione sociale, rafforzare i percorsi di attivazione rivolti alle categorie più fragili, sperimentando progetti di innovazione sociale nel settore delle politiche sociali.

In particolare, scopo dell’avviso è finanziare progetti con azioni personalizzate a carattere individuale e azioni articolate per gruppi formati da un minimo di 20 a un massimo di 40 destinatari tramite il più ampio coinvolgimento dei soggetti interessati.

I progetti dovranno altresì essere caratterizzati da un elevato livello di integrazione degli interventi e porsi come approccio di fondo quello di coinvolgere i destinatari in azioni positive di politica attiva o comunque in interventi che rafforzino i processi di empowerment dei singoli individui, verso la definizione di traiettorie personali di stabilizzazione e di inserimento socio-lavorativo accompagnate nei contesti prescelti e rispondenti ai particolari bisogni individuali.

L’erogazione dei servizi deve essere completamente fruibile, sia sul piano della logistica che sul piano delle metodologie utilizzate e dei contenuti prodotti, da parte di tutti, comprese le persone con disabilità motorie o cognitive di tipo lieve.

Ogni intervento dovrà prevedere obbligatoriamente la realizzazione dell’Azione 1 e dell’Azione 2.

Azione 1

All’interno dell’Azione 1 il soggetto proponente dovrà prevedere, ai fini dell’ammissibilità della proposta progettuale, una o più azioni tra quelle indicate nelle Categorie I e II.

Categoria I

Interventi di rafforzamento delle conoscenze e delle competenze e loro riconoscimento:

  • servizi di supporto linguistico-culturale;
  • servizi di alfabetizzazione;
  • servizi di tipo specialistico connessi alla valorizzazione delle conoscenze, per l’inserimento in processi formativi (inclusa l’alta formazione) e l’occupabilità.
  • servizi di accoglienza e prima informazione, individuazione e messa in trasparenza delle competenze professionali, anche identificate nell’ambito del repertorio regionale.

Categoria II

Interventi di sostegno di base per i bisogni di target specifici:

  • accesso al Bonus psicologo (di prossima attivazione) rivolto ai giovani, per usufruire di un supporto individuale verso la soluzione di problematiche di riduzione dei fattori di stress e di patologie legate alla sfera psicologica;
  • servizi di sostegno e orientamento rivolti alle donne, tramite percorsi di orientamento e supporto rivolti all’autonomia e all’empowerment personale;
  • servizi di mediazione linguistica;
  • servizi di orientamento abitativo da realizzare in raccordo con la struttura regionale di Unità di crisi per l’emergenza Ucraina e finalizzati all’individuazione di possibili soluzioni abitative anche presso famiglie disponibili ad accoglierli.

Categoria III

Interventi di politica attiva per l’inserimento lavorativo e l’accesso alla formazione professionale e alta formazione:

  • incentivi all’occupazione per l’assunzione presso imprese aventi sede legale o/operativa sul territorio della regione Lazio;
  • borse di studio per l’accesso all’alta formazione presso Atenei della Regione Lazio e delle scuole di alta formazione regionali;
  • accesso ai servizi di cui alla Sovvenzione globale E-family, per l’assegnazione di buoni a copertura della retta per gli asili nido convenzionati.

Per le tre Categorie indicate, la modalità di prestazione del servizio alla persona dovrà avvenire tramite l’affiancamento di una figura tutor che garantisca la facilitazione di un percorso di integrazione sociale il cui apporto dovrà tenere conto dell‘intensità del fabbisogno della persona presa in carico. Le proposte dovranno, inoltre, tener conto di un rapporto adeguato tra i mediatori culturali ed i destinatari delle singole azioni dei progetti.

Azione 2

Si precisa che, per quanto concerne l’azione 2, relativa al processo di confronto e di costruzione di un sistema di inclusione diffuso sul territorio che miri alla realizzazione di azioni integrate in modalità di rete specificamente rivolte all’accoglienza e all’integrazione della popolazione ucraina, la stessa deve essere dettagliatamente descritta all’interno della proposta progettuale, incluse le scelte del proponente per consentire una più ampia e strutturata azione di sistema che consenta l’attuazione di quanto previsto per la Categoria III – Interventi di politica attiva per l’inserimento lavorativo e l’accesso alla formazione professionale e alta formazione.

Nello specifico, la costruzione di reti territoriali potrà avvenire attraverso la realizzazione di tavoli territoriali e tramite specifici accordi di partenariato con le Istituzioni, locali e/o centrali, attive sul territorio con riferimento alla specifica tematica e/o con operatori del no profit, dell’impresa sociale e dell’imprenditoria territoriale.

I progetti hanno una durata massima di 15 mesi, salvo proroghe autorizzate dall’Amministrazione. Per ogni singolo destinatario, il percorso individuale e le relative azioni che lo articolano non potranno avere durata superiore ai 12 mesi. 7.

Destinatari degli interventi previsti dall’avviso sono i profughi provenienti dal territorio dell’Ucraina (cittadini ucraini e non), con particolare riferimento ai soggetti che presentano condizioni di disabilità anche sensoriale, che usufruiscono della protezione temporanea per i rifugiati in attuazione della direttiva UE n. 55 del 2001, attivata, in via straordinaria, dal Consiglio Affari Interni dell’Unione Europea.

Possono presentare proposte progettuali ATI/ATS formate obbligatoriamente:

  • un ente del terzo settore, di cui al D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore)1, in qualità di soggetto capofila all’interno della proposta progettuale;
  • operatori della formazione già accreditati o che abbiano presentato domanda di accreditamento prima della presentazione della proposta, per la macrotipologia “Formazione post diritto/dovere e formazione superiore” oppure “Formazione continua” oppure “Utenze speciali” ai sensi della D.G.R 682 del 01/10/2019 e s.m.i..;
  • altri soggetti pubblici o privati senza scopo di lucro non rientranti tra gli enti del terzo settore, comprese le associazioni culturali o religiose dotate di personalità giuridica;
  • altri enti del terzo settore, di cui al D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore), con funzioni diverse dal capofila.

L’importo complessivamente stanziato è pari a 10 milioni di euro a valere sul POR FSE 2014-2020 Asse 2 – Inclusione sociale e lotta alla povertà.

L’importo relativo agli interventi di cui all’Azione 1, Categoria III non rientra nella dotazione finanziaria della presente iniziativa, ma sarà assegnato attraverso un incremento della dotazione delle procedure con una finalizzazione nei confronti dei destinatari dell’iniziativa.

Ciascuna proposta potrà avere un importo massimo di 300.000 euro.

L’incidenza, percentuale per Azione e Categoria è la seguente:

Azione 1:

  • Categoria I 55%
  • Categoria II 30%

Azione 2: 15%

Le proposte, con assegnazione “on demand”, potranno essere presentate dalle ore 9:00 del 7 aprile fino alle ore 17:00 del 9 maggio 2022 e comunque fino esaurimento delle risorse.

Ciascun proponente può presentare al massimo tre proposte progettuali nell’ambito di diverse ATI/ATS.

Il progetto dovrà essere presentato esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal sito https://sicer.regione.lazio.it/sigem-gestione/.

La procedura telematica è disponibile in un’area riservata del sito, accessibile previa registrazione del soggetto proponente e successivo rilascio delle credenziali di accesso (nome utente e password). I soggetti già registrati potranno accedere inserendo le credenziali in loro possesso. L’inserimento delle credenziali permette l’accesso alla compilazione di tutte le sezioni previste per la presentazione della proposta progettuale.

Ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., il responsabile unico del procedimento è il Dott. Paolo Giuntarelli Dirigente dell’Area “Predisposizione degli interventi” della Direzione Regionale Istruzione, Formazione e Lavoro.

Contatti

Per assistenza e supporto, anche in fase di presentazione delle proposte, scrivere a: inclusioneucraini@regione.lazio.it

FAQ (al 16 aprile 2022)

Autorizzazione avvio attività finanziate (det. n. G07244 del 7 giugno 2022)

Documentazione di riferimento