Visto l’elevato numero delle proposte progettuali pervenute, in linea con le prescrizioni dell’Avviso Pubblico si comunica la chiusura anticipata alle ore 17:00 del 3 novembre 2021 per esaurimento delle risorse disponibili. 

Tutte le proposte pervenute nei termini indicati saranno istruite al fine di un loro eventuale finanziamento.

L’Assessorato Lavoro e Nuovi diritti, Formazione, Scuola e Diritto allo Studio universitario, Politiche per la ricostruzione, tramite la Direzione Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lazio, ha promosso un avviso finalizzato a sostenere progetti di inclusione sociale rivolti ai migranti afghani presenti sul territorio del Lazio.

Alla luce di quanto sta accadendo in Afghanistan e allo scopo di garantire adeguata accoglienza e protezione alla popolazione migrante afghana, il bando sostiene la realizzazione di azioni integrate a livello territoriale che possano mettere a disposizione percorsi di inclusione di carattere alloggiativo, linguistico, lavorativo e scolastico, da rivolgere ai migranti afghani che giungeranno sul territorio si prospetta, quindi, la possibilità di un nuovo acuirsi dei flussi migratori in Italia che potrebbe compromettere la tenuta degli attuali sistemi di accoglienza.

Nel quadro delle azioni già attivate dalla Regione Lazio a supporto dei migranti, dei transitanti e dei richiedenti asilo, si intende, pertanto, realizzare un intervento specifico volto alla creazione e allo sviluppo di reti per l’inclusione sociale dei migranti afghani, con il coinvolgimento attivo delle associazioni e organizzazioni del terzo settore che operano sul territorio regionale, al fine di definire un modello di governance e di erogazione di servizi standardizzati e conseguire così elevati livelli di qualità per l’erogazione dei servizi stessi.

È stato pertanto approvato un avviso a valere del POR FSE 2014-2020, che prevede il finanziamento e la messa in rete di iniziative integrate di politica attiva, da realizzare per il tramite di soggetti qualificati che, a vario titolo e in linea con la normativa regionale, già intervengono nelle attività di presa in carico, di attivazione di categorie fragili, di sperimentando progetti di innovazione sociale e di lotta alla povertà.

L’avviso prevede quindi il sostegno alla realizzazione di progetti contraddistinti da due azioni di carattere complementare:

  • Azione 1: rivolta alla realizzazione di attività di presa in carico e sostegno dei migranti afghani, in un’ottica di rafforzamento ed empowerment personale;
  • Azione 2: volta al potenziamento e alla messa in rete dei soggetti attuatori su scala territoriale, in un’ottica di sistema.

L’avviso stabilisce che ogni progetto dovrà prevedere obbligatoriamente la realizzazione dell’Azione 1 e dell'Azione 2.

All’interno dell’Azione 1, il soggetto proponente dovrà prevedere, ai fini dell’ammissibilità della proposta progettuale, una o più azioni tra quelle indicate nell’Avviso (Categorie 1 e II).

Per quanto concerne l’Azione 2, il soggetto proponente dovrà dettagliatamente descrivere, all’interno della proposta progettuale, la modalità di realizzazione di azioni integrate in rete specificamente rivolte all’accoglienza e all’integrazione della popolazione migrante afghana, incluse le scelte del proponente per consentire una più ampia e strutturata azione di sistema che consenta l’attuazione di quanto previsto dall’avviso per la Categoria III – Interventi di politica attiva per l’inserimento lavorativo e l’accesso alla formazione professionale e alta formazione.

Sono destinatari del presente avviso prioritariamente le seguenti categorie di soggetti:

  • cittadini afghani che hanno collaborato con la comunità internazionale e personalità che si sono esposte a favore dei diritti umani e civili, in arrivo in Italia tramite ponti aerei;
  • collaboratori afghani dell’ambasciata italiana, del contingente militare a Kabul e presso il comando di Herat e le loro famiglie, in arrivo in Italia tramite ponti aerei;
  • potenziali migranti in arrivo nel paese – anche tramite eventuali corridoi umanitari – che potranno richiedere la protezione internazionale;
  • potenziali migranti “transitanti” sul territorio regionale e nazionale verso altri paesi, non inseriti nei programmi di accoglienza per richiedenti protezione internazionale, che non godono di copertura socio-sanitaria e non si rivolgono ai servizi di base/prima assistenza per immigrati, in ragione della loro stessa dimensione di temporaneità sul territorio.

I progetti hanno una durata massima di 18 mesi, salvo proroghe autorizzate dall’Amministrazione. Per ogni singolo destinatario, il percorso individuale e le relative azioni che lo articolano non potranno avere durata superiore ai 12 mesi.

Possono presentare proposte progettuali enti del terzo settore, di cui al D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore) in forma singola o, se in forma associata, costituiti o che intendano costituirsi in Associazione Temporanea di Imprese (ATI) o, ancora, in Associazione Temporanea di Scopo (ATS).

Nelle more dell'operatività del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore e ai sensi dell'art. 101 (norme transitorie e di attuazione), comma 2 del Codice, il requisito dell'iscrizione al Registro Unico Nazionale del terzo settore deve intendersi soddisfatto da parte degli enti attraverso la loro iscrizione, alla data di pubblicazione del presente Avviso, in uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore.

In caso di ATI/ATS, questa può essere composta dai seguenti soggetti:

  • almeno un ente del terzo settore, di cui al D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore).
  • operatori della formazione già accreditati o che abbiano presentato domanda di accreditamento prima della presentazione della proposta, nell’ambito della formazione professionale e dell’orientamento ai sensi della D.G.R. n. 968/2007 e s.m.i. in possesso di codici ISFOL/ORFEO compatibili con i servizi erogati;
  • altri soggetti pubblici o privati non rientranti tra gli enti del terzo settore, motivandone la richiesta, fermo restando in capo al soggetto capofila il possesso dei requisiti indicati dall’avviso.

I soggetti del terzo settore devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  1. documentata esperienza con riferimento ad attività di presa in carico analoghe a quelle del presente avviso con riferimento alle categorie di destinatari con caratteristiche analoghe a quelli oggetto dell’intervento proposto;
  2. sede legale e operativa nella regione Lazio, oppure con sede legale al di fuori dalla regione Lazio, ma almeno con una sede operativa ubicata nel territorio regionale.

Le proposte, senza soluzione di continuità e con assegnazione “on demand”, potranno essere presentate dalle ore 9:30 del 15 ottobre 2021 fino a esaurimento delle risorse. A tal riguardo, sarà cura dell’Amministrazione comunicare la chiusura della procedura.

L’importo complessivamente stanziato per gli interventi di cui all’azione 1, Categorie I e II, e all’Azione 2 è pari a 1.200.000 euro.

L’importo relativo agli interventi di cui all’azione 1, Categoria III è complessivamente pari a 1.000.000 euro che non rientrano nella dotazione finanziaria del presente Avviso ma sarà assegnato alle procedure di riferimento attraverso un incremento della loro dotazione con una finalizzazione nei confronti dei destinatari del presente avviso.

Ciascuna proposta potrà avere un importo massimo di 190.000,00 euro.

I massimali per Azione e Categoria sono riportati nello schema che segue:

 

Azione

Categoria

N° destinatari

Massimale costo (euro)

1

I

fino a 15

60.000,00

fino a 20

80.000,00

II

fino a 15

40.000,00

fino a 20

60.000,00

2

 

 

50.000,00

 
Il progetto dovrà essere presentato esclusivamente attraverso la piattaforma online SiGeM, accessibile dal 10 ottobre 2021.

La procedura telematica è disponibile in un’area riservata del sito, accessibile previa registrazione del soggetto proponente e successivo rilascio delle credenziali di accesso (nome utente e password).

I soggetti già registrati potranno accedere inserendo le credenziali in loro possesso. L’inserimento delle credenziali permette l’accesso alla compilazione di tutte le sezioni previste per la presentazione della proposta progettuale.

Ai fini della ammissione, faranno fede i dati presenti all’interno del sistema.

Al termine della fase di inserimento, la procedura informatica consentirà:

  • l’invio del formulario, operazione che blocca le modifiche e assegna il codice di riferimento univoco alla proposta progettuale;
  • la trasmissione della domanda di ammissione a finanziamento e di tutti i documenti allegati, prodotti dalla procedura telematica, debitamente firmati e scansionati in formato pdf.

Contatti

Ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., il responsabile unico del procedimento è il Dott. Paolo Giuntarelli Dirigente dell’Area “Predisposizione degli interventi” della Direzione Regionale Istruzione, Formazione e Lavoro.

Per assistenza e supporto, anche in fase di presentazione delle proposte, scrivere a inclusionesocialemigranti@regione.lazio.it

Documentazione di riferimento