L’Assessorato Lavoro e Nuovi diritti, Scuola e Formazione, Politiche per la ricostruzione e Personale, tramite la Direzione Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lazio, ha promosso un avviso finalizzato a sostenere i nuclei familiari residenti nei quartieri contraddistinti da una significativa componente demografica immigrata delle città del territorio laziale, con una particolare attenzione alle aree urbane metropolitane.

Nello specifico, gli interventi ammessi al contributo attraverso l’avviso consistono in progetti di inclusione socio-educativa fondati sulla presa in carico di nuclei familiari svantaggiati contraddistinti da una significativa componente demografica immigrata, mediante l’integrazione scolastica e interculturale dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria.

Gli interventi che si intendono realizzare a valere sul presente avviso, nel rispetto della normativa di contenimento e contrasto alla diffusione della pandemia da Covid-19, dovranno comprendere attività di inclusione sociale, educative e interculturale in favore di nuclei familiari svantaggiati attraverso l’integrazione scolastica di bambini frequentanti la scuola dell’infanzia e la scuola primaria.

Ciascun progetto integrato promosso nell’ambito dell’avviso, dovrà essere effettuato con il coinvolgimento di scuole dell’infanzia e/o primarie, pubbliche o paritarie, con sede nel territorio regionale e dovrà riguardare uno dei seguenti ambiti territoriali oppure – solo per gli ambiti da n. 1 a n. 8 – anche due ambiti in associazione:

  1. Roma Capitale A (coincidente con il territorio dei Municipi I, II, III);
  2. Roma Capitale B (coincidente con il territorio dei Municipi IV,V);
  3. Roma Capitale C (coincidente con il territorio dei Municipi VI, VII, VIII)
  4. Roma Capitale D (coincidente con il territorio dei Municipi IX, X);
  5. Roma Capitale E (coincidente con il territorio dei Municipi XI, XII, XIII);
  6. Roma Capitale F (coincidente con il territorio dei Municipi XIV, XV).
  7. Roma Città metropolitana A (coincidente con i territori della ASL Roma 4 e ASL Roma 5);
  8. Roma Città metropolitana B (coincidente con il territorio della ASL Roma 6).
  9. Provincia di Frosinone;
  10. Provincia di Latina:
  11. Provincia di Rieti;
  12. Provincia di Viterbo.

Ciascun progetto dovrà ricomprendere le attività di seguito indicate:

  • Laboratori sperimentali educativi per lo sviluppo psicomotorio, l’educazione espressiva, linguistica, logico-matematica, grafico-pittorica e plastico manipolativa al fine di promuovere azioni positive di integrazione scolastica e interculturale contro i rischi di esclusione sociale;
  • Laboratori di recupero. I laboratori dovranno presentare attività che, sia per l’uso dei materiali che per le metodologie, siano improntati all’innovatività e allo sviluppo della creatività dei ragazzi;
  • Laboratori di alfabetizzazione. I laboratori: potranno essere rivolti all’alfabetizzazione di ragazzi stranieri individuando nella conoscenza della lingua lo strumento fondamentale del processo di comunicazione e di integrazione, soprattutto per ragazzi che si confrontano con una realtà sociale e scolastica diversa da quella d’origine; potranno intrecciare trasversalmente vari contenuti ricorrendo al linguaggio scritto e parlato, ma anche a quello audiovisivo e creativo offrendo ai ragazzi possibilità di confronto con i vari linguaggi;
  • Servizio di ascolto dei genitori/familiari dei bambini. Si tratta attivare sportelli/laboratori che favoriscano il percorso di integrazione sociale e interculturale della famiglia del bambino attraverso un servizio di mediazione culturale che possa fornire risposte relativamente alla modalità soggiorno e tutte le problematiche connesse alla presenza sul territorio; chiarimenti in materia di tutela dei diritti concernenti; il lavoro; la famiglia; minori; l’alloggio; l’istruzione; la salute.

Gli interventi sono rivolti a bambini di età fra i 3 e gli 11 anni provenienti da nuclei familiari in situazione di svantaggio socio economico residenti o domiciliati negli ambiti territoriali precedentemente indicati.

La durata dei progetti non può essere minore di 12 mesi né maggiore di 24 mesi.

Possono presentare domanda di contributo, a pena di esclusione, enti del terzo settore, di cui al D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore), in forma singola o associata, che abbiano una esperienza almeno di 5 anni nel campo dell’educazione all’infanzia, dell’integrazione e inclusione sociale, della interculturalità e integrazione.

Un ente del terzo settore può presentare un’unica proposta progettuale nei termini indicati all’art. 3 dell’Avviso e non può far parte di più di un’ATI/ATS proponente, pena l’esclusione delle proposte progettuali di cui è membro.

L’avviso è finanziato a valere dell’Asse 2 – Inclusione sociale e lotta alla povertà, del POR FSE 2014-2020 della Regione Lazio.

L’importo complessivamente stanziato è di 1,8 milioni di euro.

In relazione agli ambiti territoriali tra il n.1 e il n. 8, si specifica che un singolo progetto può avere un costo massimo di 170.0000 euro se rivolto ad un singolo ambito territoriale o di 340.000 euro ove sia rivolto a due ambiti territoriali associati.

Riguardo agli ambiti territoriali tra il 9 e il n. 12, come indicati nell’art. 3, si specifica che un singolo progetto può avere un costo massimo di 110.000 euro.

Le proposte progettuali dovranno essere presentate dalle ore 9:00 del 15 aprile ed entro le ore 17:00 del 27 maggio 2021 (termine prorogato dalla determinazione n. G04934 del 3 maggio 2021), esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dalla piattaforma SiGeM.

La procedura telematica è disponibile in un’area riservata del sito, accessibile previa registrazione del soggetto proponente e successivo rilascio delle credenziali di accesso (nome utente e password).

I soggetti già registrati potranno accedere inserendo le credenziali in loro possesso. L’inserimento delle credenziali permette l’accesso alla compilazione di tutte le sezioni previste per la presentazione della proposta progettuale.

La procedura di presentazione del progetto è da ritenersi conclusa solo all’avvenuta trasmissione di tutta la documentazione prevista dall’Avviso e prodotta dal sistema,

Modalità di presentazione della proposta progettuale diverse da quella indicata comportano l’esclusione.

Contatti

Ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., il responsabile unico del procedimento è il Dott. Paolo Giuntarelli della Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio.

Per assistenza e supporto, anche in fase di presentazione delle proposte, scrivere a: scuola-cultura@regione.lazio.it.

Documentazione di riferimento