La Regione Lazio, in qualità di Capofila del progetto S.O.L.e.IL.di cui al PON Inclusione FSE 2014-2020 (Ministero del Lavoro), intende individuare gli stakeholder interessati alla prevenzione e al contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento lavorativo dei cittadini di Paesi terzi, vittime o potenziali vittime in diversi settori economici (in particolare agricoltura, logistica, settore edile, lavori di cura ecc.) e, inoltre, rafforzare la governance multiregionale, definendo un modello di intervento integrato da declinare nei diversi territori regionali, finalizzato a promuovere azioni ed interventi coordinati tra i principali stakeholder (Regioni, comuni, ATS, Questure, prefetture, soggetti del Terzo settore, etc).
Sarà la Direzione regionale Istruzione Formazione e Lavoro, congiuntamente con la Direzione Regionale per l’inclusione Sociale, ad avviare la sperimentazione delle attività volte a rafforzare il sistema dei servizi/interventi rivolti ai cittadini di paesi terzi vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo nei settori sopra citati su tutto il territorio.
Con il presente Avviso, si intende selezionare i partner per la co-progettazione della proposta progettuale che dovrà essere attuata su tutto il territorio regionale.
Il partenariato in forma associata deve essere comprovato da impegno a costituirsi in A.T.S., con ripartizione del ruolo, delle attività e delle risorse finanziarie indicate nella proposta progettuale.
Ogni ATI/ATS potrà essere costituita dai soggetti elencati di seguito:
- Enti del Terzo settore operanti nel settore di riferimento
- Società Cooperative e Società Consortili operanti nello specifico settore di riferimento
- Operatori pubblici e privati accreditati per lo svolgimento di servizi al lavoro (Obbligatorio);
- Organismi accreditati per lo svolgimento di attività di formazione professionale e servizi al lavoro (Obbligatorio);
- Organismi accreditati per lo svolgimento di attività di formazione professionale ai sensi della DGR 1°ottobre 2019, n. 682 (Obbligatorio);
- Soggetti di cui all’art. 52 del D.P.R. n. 394/1999 (Regolamento recante norme di attuazione del Testo unico in materia di Immigrazione), iscritti, alla data della pubblicazione del presente atto, alla Seconda (II) sezione del Registro di cui all’art. 42 del Testo Unico in materia di Immigrazione – D.Lgs. 25.07.1998 n. 286 e/o al Registro regionale delle associazioni di promozione sociale della Regione Lazio ai sensi della LR 22/1999 che svolgono attività a favore degli immigrati e/o all’ Albo delle cooperative sociali a sensi della LR 24/1996(Obbligatorio);
- Camere di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura;
- Organizzazioni di categoria dell’ambito abitativo;
- Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti;
- Patronati ed Enti bilaterali costituiti dalle organizzazioni dei lavoratori e datoriali di categoria;
- Università, Istituti di Ricerca, Istituti scolastici (istruzione superiore), C.P.I.A.;
- Enti locali, loro unioni e consorzi, così come elencati all’art. 2 del d.lgs. n. 267/2000 ovvero loro singole articolazioni purché dotate di autonomia organizzativa e finanziaria,
- Distretti sociosanitari del Lazio di cui alla l.r.11/2016
- Altri Enti pubblici.
È fatto assoluto divieto ai Soggetti proponenti di partecipare all’Avviso in più di un raggruppamento/partenariato (A.T.S.), ovvero di partecipare anche in forma singola qualora abbiano partecipato all’Avviso in partenariato/raggruppamento (A.T.S.). Detto divieto opera sia per il Capofila che per i singoli soggetti Partner.
Il soggetto selezionato in forma singola o associata, dovrà operare in collaborazione con la Regione Lazio ed il costituendo partenariato, sia nella fase di coprogettazione, sia nella fase di realizzazione del progetto, sia nella predisposizione della documentazione rendicontativi dei costi, reportistica e di documentazione delle attività, in forma elettronica e/o cartacea.
Nel partenariato la Regione Lazio si riserva di includere enti strumentali, altri soggetti pubblici territoriali, nonché altre Regioni e loro enti strumentali o partner
Le proposte progettuali devono essere finalizzate a promuovere condizioni di regolarità lavorativa, contrastando il fenomeno dello sfruttamento del lavoro nero (cd. caporalato) attraverso l’attuazione di servizi che favoriscano l’emersione, la presa in carico delle vittime o potenziali vittime di sfruttamento ed al loro inserimento/reinserimento socio lavorativo, percorsi di accompagnamento e di riqualificazione che consentano l’acquisizione di competenze spendibili nel settore di riferimento
Sono destinatari diretti del progetto tutte le persone straniere vittime e/o potenziali di sfruttamento lavorativo presenti nel territorio regionale.
I principali destinatari del progetto sono:
- Cittadini di Paesi terzi potenziali vittime di sfruttamento lavorativo nell’ambito dell’accattonaggio, economie illegali, assistenza familiare, sfruttamento lavorativo nell’agricoltura, nell’edilizia, nei servizi, nella logistica, nel turismo
- Cittadini di Paesi terzi Vittime di sfruttamento lavorativo
- MSNA, neomaggiorenni e giovani adulti
- Donne rifugiate e richiedenti protezione internazionale
- Famiglie, nuclei monoparentali
- Vittime di tratta allo scopo dello sfruttamento sessuale
- Migranti richiedenti asilo ed accolte presso i CAS ed i SAI presenti sul territorio regionale
- Operatori del settore pubblico e privato
- Studenti delle scuole secondarie, CPIA e delle Università
Il numero, previsto di destinatari da coinvolgere nelle attività progettuali è per la Regione Lazio di almeno 1.000 cittadini di paesi terzi di cui 350 potenziali vittime di sfruttamento lavorativo e 50 vittime di tratta. Detto numero dovrà essere congruamente commisurato all’importo del finanziamento richiesto e alla tipologia di azioni previste.
Il progetto che dovrà presentare il soggetto capofila, dovrà avere un budget complessivo pari a massimo € 2.800.000.
La durata complessiva del progetto è fissata in massimo 24 mesi, decorrenti dalla data di comunicazione dell’avvenuta registrazione del decreto direttoriale di approvazione della convenzione di sovvenzione, salvo eventuali proroghe dettate dall’esigenza di completamento di interventi programmati.
Poiché le spese sostenute nell’ambito del PON Inclusione (FSE) 2014-20 saranno ammissibili fino al 31.12.2023, al fine di consentire lo sviluppo delle attività in un arco temporale più adeguato alle caratteristiche delle attività da svolgere, il Ministero finanzierà il progetto a valere su diverse fonti di finanziamento nazionali o comunitarie.
Pertanto, la progettazione esecutiva dovrà essere articolata in due fasi distinte così suddivise:
- fase 1 (finanziata a valere sul PON Inclusione FSE 2014-20) relativa ad attività realizzate a partire dalla data di convenzionamento e non oltre il 31.12.2023;
- fase 2 (finanziata a valere su altre risorse comunitarie o nazionali), relativa ad attività realizzate a partire dalla conclusione della fase 1 e fino al 30.06.2024.
Il soggetto capofila dovrà far pervenire, a pena di esclusione, la documentazione prevista attraverso posta certificata all’indirizzo predisposizionelavoro@regione.lazio.legalmail.it entro le ore 18.00 del 27 maggio 2022 (termine prorogato dalla determinazione n. G06162 del 18 maggio 2022).
Contatti
Ai sensi della L. 241/90 e s.m.i., il responsabile unico del procedimento è il Dott. Paolo Giuntarelli Dirigente dell’area “Predisposizione degli interventi” della Direzione Regionale Istruzione, Formazione e Lavoro.
Determinazione n. G07957 del 17 giugno 2022 – Approvazione della proposta di co-progettazione
FAQ aggiornate al 28 luglio 2022
FAQ aggiornate al 4 agosto 2022