Giunge alla sua terza edizione il bando della Regione che nel 2019 ha dato avvio a un importante e diffuso processo di riqualificazione delle strutture culturali del Lazio.

Esclusi i luoghi della cultura presenti nel comune di Roma Capitale, l’avviso di quest’anno è dunque rivolto ai seguenti luoghi della cultura:

1. Musei e istituti similari, Biblioteche e Archivi storici di ente locale, regionali e di aziende o enti regionali accreditati nel 2021 rispettivamente:

2. Musei e istituti similari, Biblioteche e Archivi storici di ente locale, regionali e di aziende o enti regionali non accreditati in OMR, OBR o OAR; in questo caso saranno ammissibili i soli progetti finalizzati al raggiungimento dei requisiti per l’accreditamento alle relative organizzazioni regionali come indicati negli allegati del Regolamento regionale n 20 del 2020;

3. Aree archeologiche, Parchi archeologici e Complessi monumentali aperti al pubblico e di proprietà di soggetti pubblici, o assegnati a soggetti pubblici per un periodo non inferiore a 10 anni dalla data di presentazione della domanda;

4. Musei, Biblioteche e Archivi storici di proprietà di soggetti privati (inclusi gli enti ecclesiastici) solo se accreditati nel 2021 nell’OMR, nell’OBR e nell’OAR;

5. Luoghi di cui ai precedenti punti, ancora da istituire, di proprietà di enti locali o assegnati a enti locali per un periodo non inferiore a 10 anni dalla data di presentazione della domanda.

In questo caso saranno ammissibili a finanziamento i soli progetti finalizzati all’apertura dei luoghi, e di cui sia disponibile il progetto esecutivo delle opere necessarie.

Per i suddetti luoghi la domanda di contributo può essere presentata:

  • dal proprietario di uno dei luoghi della cultura;
  • dall’eventuale soggetto gestore di uno dei luoghi della cultura.

Non sono ammissibili domande relative a luoghi della cultura già finanziati nel 2019 e 2020 ai sensi dei precedenti avvisi pubblici.

Ciascun soggetto proprietario o gestore di luogo della cultura può presentare un’unica domanda di contributo e per un unico luogo della cultura.

In caso di presentazione di pluralità di domande da uno stesso soggetto la struttura regionale competente richiederà di optare per un’unica domanda assegnando il termine improrogabile di giorni 10. Qualora non pervenga risposta entro il termine indicato, tutte le domande pervenute saranno dichiarate non ammissibili.

Diversamente, nel caso di presentazione di una domanda avente ad oggetto più luoghi della cultura, la stessa è dichiarata immediatamente ed integralmente inammissibile

Ogni domanda può riguardare una o più delle seguenti tipologie d'intervento:

  1. Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione edilizia e opere di restauro e risanamento conservativo ai sensi del D.P.R. 380/2001;
  2. Interventi finalizzati al miglioramento dell’accessibilità e fruibilità dei luoghi, in particolare nei confronti di persone con disabilità fisica, sensoriale o cognitiva;
  3. Interventi di adeguamento, allestimento e arredo di spazi espositivi e di accoglienza (servizi di accoglienza e informazione, messa in sicurezza, collegamento wi-fi, spazi per attività educative, spazi per iniziative di interesse della comunità, servizi informatici);
  4. Interventi di sostegno allo sviluppo di tecnologie digitali per la fruizione dei luoghi della cultura (come ad es. visite virtuali realizzate in remoto da parte di musei, archivi e biblioteche; acquisto di strumentazione hardware e software, di piattaforme online per lo sviluppo di attività in streaming, di dispositivi per realizzazione e fruizione di realtà virtuale e aumentata), di riorganizzazione dei sistemi di comunicazione interna ed esterna;
  5. Interventi di impiantistica, con particolare riferimento agli impianti che garantiscono la sicurezza e la tutela del patrimonio posseduto, oltre a quella del personale e degli utenti (impianti di videosorveglianza, impianti antintrusione, impianti antincendio, impianti per il trattamento della qualità dell’aria e l’igienizzazione, ecc.);
  6. Interventi di restauro su beni culturali mobili e superfici decorate di beni architettonici (art. 29 del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio, Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004: restauro di dipinti, sculture, affreschi, ecc.);
  7. Interventi di arte contemporanea: progettazione, realizzazione e posa in opera di produzioni artistiche da realizzare all'interno dei luoghi della cultura negli spazi interni o negli spazi loro antistanti.

Le opere d’arte dovranno avere le seguenti caratteristiche:

  • ispirarsi/richiamare i valori storico-culturali e i caratteri paesaggistici locali e comunque il tematismo specifico del luogo della cultura di riferimento;
  • avere carattere permanente, attraverso l’uso di materiali (non deperibili o rinnovabili) che garantiscano la durata nel tempo;
  • essere collocate in spazi idonei a garantirne la conservazione in sicurezza e la fruibilità pubblica;

Il contributo regionale concedibile per ogni progetto non potrà superare per le richieste avanzate dai soggetti pubblici l’80% del costo complessivo ammissibile dell’intervento, mentre per le richieste avanzate da soggetti privati il 50% del costo complessivo; in ogni caso l’importo massimo del contributo concedibile non potrà superare il tetto di 300.000 euro.

Per le richieste di contributo regionale presentate da Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti o da comuni in stato di dissesto finanziario dichiarato (ai sensi dell’articolo 246 del d.lgs. 267/2000), il contributo regionale concedibile, fermo restando il tetto massimo di euro 300.000,00 può essere pari al 100% del costo complessivo ammissibile dell’intervento.

La dotazione finanziaria del presente avviso, a valere sul capitolo G14509 – EE.FF. 2021, 2022 e 2023, ammonta a 3.778.105,35 euro.

Ai fini dell’erogazione dei contributi regionali, saranno considerate ammissibili le seguenti spese:

  1. Spese per l’esecuzione di lavori, a corpo o misura, anche in economia;
  2. Spese per pubblicazione bandi di gara;
  3. Spese per allacciamenti a pubblici servizi;
  4. Spese per la sostituzione o l’adeguamento e messa a norma degli impianti esistenti inclusi quelli per il trattamento della qualità dell’aria e l’igienizzazione;
  5. Spese per lavori accessori connessi alla fruizione e accessibilità dei luoghi;
  6. Spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
  7. Spese per interventi di restauro di oggetti mobili;
  8. Spese per la realizzazione di opere d’arte contemporanea;
  9. Spese tecniche di progettazione inclusi i compensi agli artisti eventualmente coinvolti (compresi rilievi, accertamenti, indagini geognostiche e geotecniche o studi di impatto ambientale), direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, incentivi per funzioni tecniche (ex art. 113 del D.Lgs. 50/2016). Tali spese non possono superare il 20% delle spese complessive previste nel progetto;
  10. Acquisto di attrezzature, allestimenti e arredi, strumentazione hardware e software, piattaforme online per lo sviluppo di attività in streaming, dispositivi per realizzazione e fruizione di realtà virtuale e aumentata ed altre forniture di beni durevoli connessi e funzionali ai lavori da realizzare e alla fruizione pubblica del luogo;
  11. IVA su lavori, imprevisti e spese generali, solo se non recuperabile, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente;
  12. Spese per le fideiussioni di cui all’art. 11.

L’importo dei lavori ammissibili è determinato facendo riferimento ai prezzari regionali vigenti.

Per le voci di spesa non previste nei prezzari, si può fare riferimento ai tariffari di altri Enti Pubblici e, ove anche questi risultino insufficienti, alle migliori condizioni di mercato.

A causa del perdurare delle criticità relative alla riattivazione della piattaforma informatica dedicata, la determinazione n. GR5505-000007 del 6 settembre 2021 ha modificato la procedura di trasmissione delle domande.

L’art. 7 modificato prevede pertanto che anche le domande eventualmente già presentate sulla piattaforma informatica dedicata, dovranno essere ripresentate mediante PEC all’indirizzo: valorizzazionepatrimonioculturale@regione.lazio.legalmail.it​;

La medesima determinazione approva la modulistica relativa allo stesso avviso e conferma la scadenza dei termini per la consegna delle istanze al 20 settembre 2021 (ore 16.00).

ATTENZIONE: la scadenza è stata ulteriormente prorogata alle ore 16 del 22 settembre 2021.

L’Area Valorizzazione del Patrimonio Culturale della Regione Lazio procederà all’esame istruttorio delle domande, al fine di accertarne l’ammissibilità formale.

Le domande formalmente ammissibili saranno esaminate da una Commissione nominata con Decreto del Direttore della Direzione Cultura e Lazio Creativo, composta da n. 3 membri interni in servizio presso la stessa Direzione che, sulla base dei criteri e dei punteggi indicati dall’avviso, valuterà le proposte presentate definendo la graduatoria di merito ed indicando il contributo proposto.

Potranno essere ammesse a contributo le proposte progettuali che conseguono una valutazione di almeno 35 sui 60 disponibili.

In caso di pari merito verrà data priorità alle proposte con il maggiore punteggio relativo al criterio della “qualità del progetto”.

Documentazione di riferimento