GO – Gruppi Operativi


Per superare il gap strutturale delle aziende agricole/forestali l’Unione europea mette in campo uno dei principi ispiratori delle politiche rurali dell’ultimo ventennio: la progettazione guidata “dal basso” attraverso la costituzione di “Gruppi operativi” su tematiche di interesse comune che dovranno coinvolgere aziende agricole, imprese di trasformazione e/o commercializzazione ed enti di ricerca.

Le attività dei “Gruppi operativi”, oltre a innestare nuove tecniche e approcci economici nelle aziende agricole/forestali, saranno fondamentali per informare la comunità scientifica sui nuovi fabbisogni di ricerca del settore agricolo e per promuovere la ricerca negli ambiti di interesse delle aziende agricole e forestali in modo tale da realizzare una concreta ed utile innovazione per il settore agricolo e forestale della Regione Lazio.

I Gruppi Operativi sono aggregazioni di soggetti esistenti, che si uniscono intorno a specifiche problematiche aziendali e territoriali da risolvere; secondo il PSR Lazio, possono entrare a far parte di un gruppo operativo solo i seguenti soggetti: operatori agricoli e forestali, enti di ricerca, aziende di commercializzazione o trasformazione di prodotti agricoli o forestali.

I GO adottano un proprio regolamento e propongono un progetto di trasferimento dell’innovazione; gli enti di ricerca vengono coinvolti per fornire un supporto esperto all’adozione delle innovazioni o per realizzare eventuali prove di collaudo.

Infine, i GO sono tenuti alla diffusione dei risultati del progetto in modo da estendere l’innovazione al maggior numero di aziende possibile, anche attraverso la Rete PEI-AGRI.

Il PSR Lazio 2014-2022 ha previsto di sostenere le attività dei Gruppi Operativi del PEI attraverso le sottomisure 16.1 e 16.2.

Il modello procedurale ed organizzativo attuativo delle sotto-misure 16.1 e 16.2 prevede, in una prima fase operativa, la selezione dei potenziali GO (team di progetto), anche incompleti, nell’ambito della sottomisura 16.1. I potenziali GO potranno costituirsi ed avviare le proprie attività, attuando un “piano di azione” che dovrà portare alla finalizzazione/concretizzazione dell’idea progettuale presentata in risposta al bando pubblico della sottomisura 16.1 in una proposta progettuale solida ed esaustiva (per risolvere un problema concreto attraverso l’introduzione di una innovazione di processo o di prodotto) da presentare in risposta al bando pubblico per la sottomisura 16.2.

Le idee progettuali presentate dai potenziali GO, selezionate e ritenuti ammissibili al finanziamento, dovranno essere basate su tematiche di interesse per le filiere regionali agricole, della foresta-legno e dell’agroalimentare, ed essere coerenti con l’analisi di contesto, con le SWOT e la strategia definita per l’attuazione del programma, avendo ricadute prevalenti per il settore primario.

I potenziali Gruppi Operativi partecipano al bando pubblico per la loro selezione, e a tale scopo presentano la domanda di sostegno che deve contenere l’idea progettuale che dimostri come il team di progetto abbia chiaro il percorso da fare per risolvere il problema concreto. L’idea progettuale deve, come minimo:

  • riportare la descrizione del problema da risolvere e di come si intende affrontarlo (idea progettuale);
  • indicare gli obiettivi da perseguire e i risultati attesi;
  • riportare l’elenco dei soggetti coinvolti;
  • riportare le attività che si intendono realizzare nella fase di avvio/costituzione/setting up;
  • definire la spesa prevista per la fase di avvio.